Lo studio TROPiCS-04 confronta in setting randomizzato l'ADC diretto contro Trop-2 vs la chemioterapia scelta dall'investigatore in pazienti con tumore dell'urotelio avanzato e già trattati con platino: quali sono i risultati?
Il progresso tecnologico sta trasformando la diagnosi del carcinoma mammario. Ma cosa accadrebbe se un'intelligenza artificiale (AI) affiancasse o addirittura sostituisse i radiologi nella lettura delle mammografie? Il MASAI Trial, uno studio randomizzato e controllato, ha messo alla prova un sistema AI avanzato all'interno del programma nazionale di screening mammografico in Svezia. Ma i ...
Lo studio EDOI, condotto in Italia grazie alla collaborazione multicentrica nell’ambito del gruppo GOIRC, ha analizzato l’incidenza di eventi avversi e l’impatto sulla qualità di vita nei pazienti sottoposti a terapia con edoxaban per tromboembolismo venoso durante il trattamento antitumorale.
Un nuovo biomarker si propone nella caratterizzazione molecolare a fini terapeutici per il tumore del polmone e per il tumore del pancreas avanzati: pubblicati sul New England i risultati dello studio eNRGy, che evidenzia l’attività di zenocutuzumab nei casi di tumore del polmone e pancreas selezionati per la presenza di riarrangiamenti di NRG1.
Pubblicata la seconda importante analisi del trial randomizzato 8HW: il quesito è se in pazienti con CRC avanzato candidati a ricevere immunoterapia in qualsiasi linea di trattamento sia preferibile il solo nivolumab o l'associazione di nivolumab e ipilimumab.
Annals of Oncology ha pubblicato l’aggiornamento 2023 del Global Consortium Study dell’ESMO sulla disponibilità dei farmaci oncologici e sugli eventuali costi a carico del paziente. Si tratta di un quadro di estrema eterogeneità: paesi fortunati ed altri molto meno, dove i progressi terapeutici rischiano di rimanere ben lontani dalla pratica clinica.
Uno studio randomizzato di fase III condotto dal gruppo ETOP non ha evidenziato un vantaggio significativo con l’aggiunta dell’atezolizumab alla combinazione di chemioterapia e bevacizumab, ma le analisi di sottogruppo confermano una maggiore efficacia dell’immunoterapia nei casi ad istologia non epitelioide.