Scomparsa dal panorama nel 2006 a causa dell'eccessiva tossicità, 20 anni dopo riappare la tripletta di chemioterapia (taxano, oxaliplatino e fluorouracile), riproposta in versione alleggerita. Sarà TFOX il nuovo standard di trattamento per il paziente con carcinoma gastrico avanzato HER2 negativo?
Il trial CodeBreak 300 ha dimostrato che la combinazione di sotorasib e panitumumab aumenta le risposte e prolunga la PFS in pazienti pretrattati con CCR metastatico KRAS G12C mutato. Questo si traduce in un vantaggio anche in sopravvivenza overall?
Nel panorama terapeutico del carcinoma mammario avanzato HR+/HER2-, l’introduzione degli inibitori di CDK4/6 ha rappresentato una rivoluzione clinica. Tuttavia, mentre i trial registrativi hanno consolidato l’efficacia di ciascuna molecola rispetto all’endocrinoterapia (ET) da sola, la scelta tra palbociclib, ribociclib e abemaciclib in prima linea rimane spesso influenzata da preferenze ...
In una fase storica in cui la sfida non è più la dimostrazione di efficacia dello screening per il tumore al polmone nei forti fumatori, ma la sua implementazione nella pratica clinica, autori inglesi pubblicano su Lancet Oncology un’analisi di uno studio di coorte condotto nel Regno Unito, che conferma la buona sensibilità e la buona specificità della TC a basse dosi.
Lo studio API-CAT (apixaban cancer associated thrombosis) si propone di verificare se proseguire una anticoagulazione orale profilattica a bassa dose per un altro anno dopo il termine del canonico semestre di trattamento sia di vantaggio per pazienti con malattia oncologica attiva ed un episodio di tromboembolismo venoso.
Ogni giorno, nel mondo, migliaia di donne ricevono una diagnosi di carcinoma mammario, ma quanto conosciamo davvero le dinamiche globali che ne regolano incidenza e mortalità? Questo lavoro monumentale, che analizza dati da 185 paesi, propone una visione aggiornata e proiettata al 2050, tracciando un affresco drammatico e diseguale della malattia. L’obiettivo? Quantificare, confrontare e ...
La diagnosi di tumore in età fertile comporta non solo un impatto clinico ed emotivo rilevante, ma anche una questione spesso trascurata: la preservazione della fertilità. Le terapie oncologiche possono compromettere la funzione riproduttiva, eppure non tutti i pazienti ricevono un’informazione tempestiva e completa su rischi e possibilità. L’ASCO, già pioniera nel definire raccomandazioni in ...