Ipilimumab, dabrafenib-trametinib, nivolumab e, adesso, pembrolizumab. La terapia adiuvante del melanoma continua a raccogliere consensi.
Eggermont AMM, et al. Adjuvant pembrolizumab versus placebo in resected stage III melanoma. N Engl J Med 2018 (ahead of print).
L’anticorpo anti-PD-1 pembrolizumab è efficace nel prolungare la progression-free survival e l’overall survival in pazienti con melanoma metastatico.
Uno studio di fase 3 (EORTC 1325), in doppio cieco, ha valutato il ruolo di pembrolizumab come terapia adiuvante in pazienti con melanoma resecato in stadio III ad alto rischio.
Popolazione dello studio: pazienti con melanoma in stadio III completamente resecato in stadio IIIA (pazienti con stadio N1a e almeno 1 micrometastasi >1 mm) o in stadio IIIB o IIIC senza metastasi in-transit come definito dalla classificazione 2009 dell’American Joint Committee on Cancer, settima edizione.
Disegno dello studio:
A una mediana di follow-up di 15 mesi, l’impiego di pembrolizumab si è tradotto in una recurrence-free survival significativamente più lunga rispetto al placebo:
L’incidenza cumulativa a 18 mesi di metastasi a distanza come prima sede di recidiva è stata significativamente più bassa con il pembrolizumab: 16.7% vs. 29.7% (HR 0.53; 99% CI, 0.37-0.76).
Safety
Dei 43 eventi immuno-relati di grado 3-4 occorsi in 36 (7.1%) pazienti trattati con pembrolizumab, 34 si sono risolti con la sospensione della terapia. Tra questi, 21 hanno visto la risoluzione entro 2 mesi dall’ultima dose di pembrolizumab.
In pazienti con melanoma in stadio III ad alto rischio, un anno di terapia adiuvante con 200 mg di pembrolizumab e.v. ogni 3 settimane è risultato in un prolungamento della recurrence-free survival rispetto al placebo.
Il pembrolizumab, similmente al nivolumab, è apparso ben tollerato. Non sono emersi effetti collaterali nuovi rispetto a quanto noto dagli studi sulla malattia avanzata.
Lo studio EORTC 1325 arricchisce l’evidenza scientifica a sostegno della terapia adiuvante in pazienti con melanoma in stadio III: