L'agopuntura - tecnica largamente utilizzata in Italia per il dolore non oncologico - potrebbe avere un ruolo anche nel controllo antalgico del paziente oncologico. L'evidenza di uno studio randomizzato rafforza questa posizione.
Mao JJ, Liou KT, Baser RE, Bao T, Panageas KS, Romero SAD, Li QS, Gallagher RM, Kantoff PW. Effectiveness of Electroacupuncture or Auricular Acupuncture vs Usual Care for Chronic Musculoskeletal Pain Among Cancer Survivors: The PEACE Randomized Clinical Trial. JAMA Oncol. 2021 Mar 18. doi: 10.1001/jamaoncol.2021.0310. Epub ahead of print.
Il risultato della sperimentazione conforta nel possibile utilizzo dell'agopuntura per controllare astenia e dolore muscolare o scheletrico, che possono rappresentare effetti di lungo termine nel nel paziente oncologico.
La metodica dimostra peraltro un effetto di grandezza simile a quella osservata nel soggetto non oncologico. Sono pochi anche gli effetti collaterali, sebbene un paziente ogni dieci non tolleri l'infissione dei piccoli aghi a livello auricolare. Certamente, il campione limitato, l'assenza di uno "sham control" - che avrebbe limitato la differenza con il placebo -, la selezione di agopunturisti esperti, la mancata combinazione tra le due metodiche e la conduzione dello studio in un setting accademico con selezione dei pazienti, ne potrebbe limitare l'applicazione su larga scala.
Si sta valutando se esista un profilo genetico maggiormente sensibile agli efetti dell'agopuntura [Genovese TJ, et al. Genetic Predictors of Response to Acupuncture or Cognitive Behavioral Therapy for Insomnia in Cancer Survivors: An Exploratory Analysis. J Pain Symptom Manage 2021], ma in fondo, se possiamo migliorare la QoL dei pazienti senza dare tossicità, perchè non provare?