Il trattamento elettivo chirurgico dei tumori iniziali del cavo orale (T1-2, N0) del cavo orale è costituito dalla chirurgia, ma rimane poco chiaro se debba essere effettuata una linfadenectomia locoregionale all'esorio della malattia (dissezione nodale elettiva - END) ovvero al momento della recidiva (dissezione nodale terapeutica - TND).
Lo studio randomizzato propone di dirimere la questione avendo come obiettivo primario la sopravvivenza globale (OS) e come obiettivo secondario la sopravvivenza libera da malattia (DFS).
596 pazienti sono stati randomizzati a END (n= 234) ovvero a TND (n= 253) e 500 analizzati.
Il dato è inequivocabile: la dissezione linfonodale precoce produce un outcome decismente migliore sia in termini di DFS (HR 0.45, 95%CI 0.34-0.59, p<0.001) che di OS (HR 0.64, 95%CI 0.45-0.92, p=0.014).
Inoltre, si registra un significativo vantaggio di OS a 3 anni del 12.5% nella maggior parte dei sottogruppi esaminati. Fa eccezione, con il limite della scarsa numerosità, il sottogruppo con profondità del tumore uguale o inferiore a 3 mm per i quali una linfadenectomia immediata potrebbe rappresentare un overtreatment.
Da notare che il riscontro delle recidive dipende anche dal tipo di follow-up adottato, non essendo chiaro il ruolo dell'ecografia rispetto alla sola valutazione clinica.
Poco dopo aver ascoltato il lavoro alla plenaria dell'ASCO, lo si può già leggere come early release del New Engl J Med.
D'Cruz A, et al. ASCO 2015, LBA1