Appena pubblicati su Lancet Oncology i risultati di tre studi randomizzati che hanno valutato l’efficacia dell’anti-NK1 rolapitant nella prevenzione dell’emesi da chemioterapia… Diversi aspetti metodologici richiedono un commento.
Bernardo L Rapoport, Martin R Chasen, Cesare Gridelli, Laszlo Urban, Manuel R Modiano, Ian D Schnadig, Allen Poma, Sujata Arora, Vikram Kansra, Lee S Schwartzberg, Rudolph M Navari, Safety and efficacy of rolapitant for prevention of chemotherapy-induced nausea and vomiting after administration of cisplatin-based highly emetogenic chemotherapy in patients with cancer: two randomised, active-controlled, double-blind, phase 3 trials, The Lancet Oncology, Available online 10 August 2015, ISSN 1470-2045, http://dx.doi.org/10.1016/S1470-2045(15)00035-2.
Lee S Schwartzberg, Manuel R Modiano, Bernardo L Rapoport, Martin R Chasen, Cesare Gridelli, Laszlo Urban, Allen Poma, Sujata Arora, Rudolph M Navari, Ian D Schnadig, Safety and efficacy of rolapitant for prevention of chemotherapy-induced nausea and vomiting after administration of moderately emetogenic chemotherapy or anthracycline and cyclophosphamide regimens in patients with cancer: a randomised, active-controlled, double-blind, phase 3 trial, The Lancet Oncology, Available online 10 August 2015, ISSN 1470-2045, http://dx.doi.org/10.1016/S1470-2045(15)00034-0.
Ian Olver, Role of rolapitant in chemotherapy-induced emesis, The Lancet Oncology, Available online 10 August 2015, ISSN 1470-2045, http://dx.doi.org/10.1016/S1470-2045(15)00096-0.
Da alcuni anni, la prevenzione della nausea e del vomito indotti da chemioterapia si è arricchita di nuovi farmaci in grado di ridurre significativamente l’incidenza e la severità del fenomeno, sia nel caso della chemioterapia ad alto potenziale emetogeno (cisplatino in primis, ma anche combinazioni a base di ciclofosfamide e antracicline per il carcinoma della mammella), sia nel caso della chemioterapia a moderato potenziale emetogeno.
Le principali linee guida nazionali ed internazionali riconoscono oggi come profilassi standard, nel caso della chemioterapia ad elevato potenziale emetogeno, la triplice associazione di NK-1 inibitore (aprepitant o la sua variante endovenosa fosaprepitant), anti-5HT3 (palonosetron o altri inibitori di prima generazione) e corticosteroide (desametasone). Nel caso della chemioterapia a moderato potenziale emetogeno, aprepitant ha dimostrato un buon controllo quando somministrato nell’ambito di una triplice associazione, ma la combinazione di anti-5HT3 e corticosteroide rimane accettabile, con il palonosetron preferibile rispetto agli altri antiserotoninergici in considerazione della maggiore attività.
Rolapitant è un nuovo inibitore di NK-1, caratterizzato, rispetto all’aprepitant, da una maggiore emivita e dall’assenza di metabolismo da parte di CYP3A4 e quindi dall’assenza di interazione con i farmaci metabolizzati dal citocromo. Nell’ambito di un articolato programma di sviluppo, il farmaco è stato sperimentato in fase III sia per la profilassi dell’emesi da chemioterapia ad alto potenziale emetogeno (2 studi “gemelli”, presentati insieme nella pubblicazione), sia per la profilassi dell’emesi da chemioterapia a moderao potenziale emetogeno (1 studio).
Negli studi HEC-1 e HEC-2, entrambi dedicati a pazienti sottoposti a chemioterapia con cisplatino:
Nello studio dedicato ai pazienti sottoposti a chemioterapia moderatamente emetogena (erano considerati tali anche gli schemi con antracicline e ciclofosfamide):
In tutti gli studi, l’endpoint primario era la proporzione di pazienti con risposta completa (assenza di emesi e non uso di farmaci di salvataggio) nella fase ritardata (ore 24-120) del ciclo 1.
Complessivamente, sono stati randomizzati:
La proporzione di risposta completa (endpoint primario) nei giorni 2-5 è risultata significativamente superiore nel braccio sperimentale, in tutti gli studi:
Nel caso del cisplatino, il risultato è stato favorevole anche in termini di emesi acuta (prime 24 ore) e di controllo della nausea.
Nel caso della chemioterapia moderatamente emetogena, meno netto il vantaggio in termini di emesi acuta, e risultato deludente per quanto riguarda il controllo della nausea.
Complessivamente, l’aggiunta del rolapitant si è dimostrata ben tollerata.
Gli studi pubblicati su Lancet Oncology dimostrano l’attività del rolapitant, in aggiunta al granisetron e al desametasone, nel controllo dell’emesi, in particolare dell’emesi ritardata. Tali risultati rappresentano una conferma dell’importanza del ruolo degli inibitori di NK-1 nella profilassi ottimale dell’emesi indotta da chemioterapia.
Peraltro, alcune considerazioni metodologiche sono inevitabili, come sottolineato nell’editoriale che accompagna la pubblicazione dei 2 articoli:
Un aspetto interessante del rolapitant è l’assenza di interazione con i farmaci metabolizzati dal citocromo CYP3A4, che indubbiamente ne semplifica la somministrazione e riduce il rischio di eventi avversi.