Uno studio di fase III dimostra un beneficio in sopravvivenza con l'impiego di eribulina nel trattamento del leiomiosarcoma e del sarcoma adipocitico.
Il trial è stato pianificato sulla base dei risultati di un precedente studio di fase II che aveva riportato tassi di PFS a 3 mesi del 32% e del 47% con l'impiego di eribulina nel trattamento rispettivamente di leiomiosarcomi e di liposarcomi (Schöffski et al. Lancet Oncol 2011)
Popolazione in studio:
Randomizzazione 1:1
verso
Endpoint primario: OS.
Risultati:
In totale sono stati arruolati 452 pazienti (228 eribulina; 224 dacarbazina).
L'OS mediana con eribulina e dacarbazina è stata pari a 13.5 e 11.5 mesi, rispettivamente (HR = 0.768, 95% IC 0.61–0.95; P= 0.017).
La PFS è risultata di 2.6 mesi in entrambi i bracci (HR = 0.877, 95% IC 0.71–1.08; P= 0.229).
In termini di effetti collaterali, è stata osservata una maggiore frequenza con l'eribulina rispetto alla dacarbazina: neutropenia (44% vs 24%), febbre (28% vs 14%), neuropatia periferica (20% vs 4%), alopecia (35% vs. 3%);
Inoltre, è stata osservata anche una maggiore severità degli effetti collaterali: grado 3 (63% vs 53%), grado 4 (26% vs 20%), morti tossiche (4% vs 1%).
La trombocitopenia è risultata più frequente con la dacarbazina rispetto all'eribulina (28% vs 6%).
Bottom line:
In una patologia così aggressiva come i sarcomi dei tessuti molli già pretrattati con regimi a base di antracicline, il vantaggio in sopravvivenza ottenuto con eribulina è da considerarsi clinicamente rilevante, facendo attenzione alla gestione della tossicità.
Schöffski P, et al. Randomized, open-label, multicenter, phase III study of eribulin versus dacarbazine in patients (pts) with leiomyosarcoma (LMS) and adipocytic sarcoma (ADI). ASCO 2015, #LBA10502