Miscellanea
Giovedì, 06 Settembre 2018

L'intelligenza artificiale ci aiuterà a capire l'aggressività dei tumori?

A cura di Giuseppe Aprile

I campi di applicazione dell'intelligenza artificiale in medicina sono molteplici e in parte imprevedibili. Lo studio del gruppo britannico - popolato da ricercatori italiani - testa la possibilità dei modelli automatici nel predire l'evoluzione della malattia oncologica.

Caravagna G, et al. Detecting repeated cancer evolution from multi-region tumor sequencing data. Nat Methods 2018 Sep;15(9):707-714. Epub 2018 Aug 31.

Il progresso, inarrestabile, sta determinando nel corso del XXI secolo la convergenza tra la nuova tecnologia biologica e l'evoluzione informatica, mettendoci di fronte a sfide mai prima affrontate.

Una delle più importanti novità scientifiche è costituita dalla possibilità di applicare l'intelligenza artificiale (IA) al contesto sanitario, sia in campo biologico, che diagnostico che terapeutico.

Lo studio di matrice italiana, recentemente pubblicato sulla rivista del gruppo Nature, si pone l'obiettivo di valutare l'applicazione della IA alla possibile evoluzione della malattia neoplastica, tipicamente eterogenea e spesso mal prevedibile - governata da mutazioni random, pressione selettiva e deriva genica, anticipandone l'andamento.

utilizzando un approccio machine-learning e un metodo chiamato REVOLVER, che analiza sequenze geniche di neoplasie provenineti da moltieèlici pazienti, si è voluta verificare la predicibilità dell'andamento della neoplasia.

Sono stati ripetutamente analizzati dataset genici di oltre 760 campioni tumorali provenienti da 178 opazienti con neoplasia polmonare, mammaria, renale e colorettale.

Il sistema ha autonomamente "imparato" analizzando le sequenze geniche disponibili, ed è stato in grado di riconoscere e selezionare le mutazioni che determinano comportamento maggiormente aggressivo da quelle che invece risultano poco o per nulla influenti.

Le prime, infatti, consizionano la traiettoria di evoluzione della patologia neoplastica, che sono state comparate per similiutudine tra differenti neoplasie dal sistema REVOLVER.

Lo studio - che al momento non vede applicazione pratica - ha però il pregio di dimostrare una volta ancora la frontiera a cui ci stiamo affacciando: l'applicazione dell'intelligenza artificiale in oncologia per diagnosticare, classificare, prevedere l'evoluzione e possibilmente currare la patologia neoplastica.

Le applicazioni della intelligenza artificiale, probabilmente al momento inimmaginabili, dovranno prevedere uno step successivo: l'applicazione alle scelte mascro di policy sanitaria e alla teoria delle organizzazioni.

Ma, aspettando il prossimo futuro, accontentiamoci di leggere i saggi di Isaac Asimov e quelli di Yuval Harari.