Miscellanea
Domenica, 02 Gennaio 2022

MTB. Molecular Tumor Board, per la precisione.

A cura di Giuseppe Aprile

Iniziamo l'anno nuovo con uno degli argomenti caldi del 2022: quali sono le caratteristiche di un efficiente MTB, quali le indicazioni Regionali e quali le posizioni dei professionsiti?

Incorvaia L, Russo A, Cinieri S. The molecular tumor board: a tool for the governance of precision oncology in the real world. Tumori. 2021 Dec 17:3008916211062266. doi: 10.1177/03008916211062266. Epub ahead of print. 

In apertura del nuovo anno ci troviamo alle soglie di un momento di grande cambiamento: la profilazione molecolare che offre la metodica NGS può davvero rivoluzionare la scelta deii trattamenti per i pazienti oncologici, sempre più individualizzati e scelti sulla base di specifiche caratteristiche.

Ma non si tratta di una semplice modifica terapeutica: la profilazione molecolare - chiave della discussione al board molecolare - sta causando una profonda modifica del modo di intendere l'approccio all'oncologia che ha (e smepre di più avrà) risvolti nella pratica clinica, con l'implementazione dei MTB su tutto il territorio nazionale, il confronto tra professionisti nella definizione delle nuove opzioni terapeutiche non solo riservati alle patologie rare e la disponibilità di farmaci agnostici.

Come per ogni altro macrocambiamento in sanità, il processo va certamente governato misurando con attenzione e intelligenza le attitudi visionarie di alcuni con il solido pragmatismo di altri, per offrire una risposta convincente al nuovo bisogno della popolazione oncologica.

 

 

Il sagace position paper targato AIOM e scritto a sei mani da Lorena Incorvaia, Antonio Russo e Saverio Cinieri offre uno spunto di riflessione profondo su quali siano le modalità di strutturazione di un moderno MTB, quali siano i suoi obiettivi ultimi, le sue intuibili complessità e le sue reali possibilità esecutive. Per la natura della pubblicazione, come immaginabile, non ci sono risultati.

Non vi è dubbio che il modo di fare oncologia sta (di nuovo) cambiando. Nell'arco di 30 anni abbiamo avuto l'epoca della chemioterapia, quella delle terapie target (che alla fine, tanto target non erano), la rivoluzione dell'immunoterapia; ora siamo al passaggio alle terapie individualizzate fondate sulla scoperta di alterazioni geniche "druggable" spesso agnostiche. 

Ma il progresso scientifico e bioinformatico è talmente veloce che il documento di raccomandazione intersocietario AIOM-SIAPEC-SIBIoC- ecc.... chiamato "Tumor Board Molecolare", publicato solo un anno fa, sembra già sorpassato. I problemi sono molteplici e toccano tutti il livelli immaginabili:

- come reingegnerizzare la nuova organizzazione sanitaria per intercettare al meglio il multiforme cambiamento clinico?

- come utilizzare al meglio il TMB quale nuovo strumento clinico per assicurare la tenuta degli irrinunciabili pilastri etici che caratterizzano il nostro SSN? (efficacia dei trattamenti, equità di accesso alle cure, garanzia di tempistica e corretta interpretazionone di sofisticati test molecolari, sostenibilità della spesa...)

- quale rapporto deve esistere tra clinici e istituzioni sovraordinate per decidere assieme numero, competenze e volumi di ogni TMB? E quale strategia utilizzare (top-down vs bottom-up) nella deliberazione regionale/aziendale/locale del modello di innovazione?

- come integrare i nuovi TMB ai PDTA esistenti?

Gli oncologi sono pronti a rimboccarsi le maniche, anche senza troppa filosofia. Ma se vorremo davvero avere un nuovo strumento clinico disponibile per tutti i pazienti sarà necessario un profondo ragionamento collettivo sulla applicabilità del sistema al rapidissimo cambiamento.

Nel frattempo, un augurio di tutto cuore ai 6.000 followers di Oncotwitting da Fabio, Max e Pino, per un eccellente 2022 anche in nostra compagnia.