La crescita dei social media, come avvenuto in altri contesti, ha coinvolto anche l’ambito sanitario, facilitando la condivisione dei contenuti, in modo rapido e globale. All'interno dell'oncologia, ciò ha aperto nuove prospettive nella comunicazione per i pazienti oncologici, i caregiver e gli operatori sanitari. Dal momento che sempre più medici frequentano gli spazi online, è fondamentale che ci siano strumenti di supporto per la presenza professionale sui social media.
Ponce SB, et al. Netiquette for social media engagement for oncology professionals. Future Oncol 2022, Epub ahead of print
Esistono diverse piattaforme social fra cui le più popolari sono senza dubbio Facebook, Twitter, YouTube, Instagram e TikTok. Ognuna ha delle peculiarità che la differenziano dalle altre. Per esempio, Facebook, attraverso i gruppi chiusi, offre maggiori opportunità per il networking, l'istruzione, il supporto emotivo. YouTube e Instagram sono maggiormente basati sui contenuti e, sebbene vi sia una chiara necessità di informazioni di qualità per educare i pazienti, in generale, queste piattaforme sono attualmente meno utilizzate dai medici, ma hanno un grande potenziale di crescita.
Di seguito sono riportate le principali caratteristiche di ciascuna piattaforma.
YouTube
TikTok
Twitter è la piattaforma più utilizzata fra gli operatori sanitari con opportunità di interazione su scala globale per tutoraggio, supporto professionale, istruzione e advocacy. L'uso degli hashtag consente agli utenti di Twitter di concentrare le loro ricerche e il coinvolgimento nelle direzioni a cui sono interessati, riducendo il "rumore dei social media" e consentendo una maggiore personalizzazione.
L'uso dell'hashtag su Twitter è stato sviluppato con Cancer Tag Ontology, creata in collaborazione tra medici, pazienti e sostenitori, come un modo per classificare e organizzare le informazioni sui social media. Gli hashtag specifici per la malattia sono un tentativo di creare un modo efficiente per organizzare i contenuti e ottimizzare le informazioni, oltre a consentire chat online. Ad esempio, la chat tweet #BCSM (social media per il carcinoma mammario) è stata avviata nel luglio 2011 con l'obiettivo di fornire informazioni basate sull'evidenza e supporto online per chiunque sia affetto da tale patologia.
Man mano che gli operatori sanitari incorporano i social media nelle loro vite professionali, le opportunità di interagire con i pazienti al di fuori dell'ambiente clinico si espandono.
I medici, in particolare, possono essere presenti sui social media tramite account istituzionali o personali. Entrambi gli approcci possono comportare interazioni dirette con pazienti, ex pazienti e operatori sanitari. L'American Society of Clinical Oncology (ASCO) incoraggia la partecipazione online, ma fornisce suggerimenti per l'uso dei social media da parte degli operatori sanitari poiché esistono confini precisi tra la partecipazione online attiva e la fornitura di consulenza medica in contesti.
Questo articolo, ripreso da ONcotwITting che non a caso usa la piattaforma Twitter, illustra come i professionisti dell'oncologia possono creare la propria identità sui social media e adottare le migliori pratiche per essere presenti negli spazi di pazienti e caregiver e nelle comunità professionali.
Costruire un'identità professionale
Il primo passo per essere presenti sui social media è aver chiari gli obiettivi.
1. Imparare dai pazienti: Partecipare a chat incentrate sul paziente, seguendo anche le organizzazioni di advocacy;
2. Imparare dai colleghi: Journal Club, chat di Twitter, commenti online dei convegni scientifici;
3. Ricercare reti/collaborazioni: Condividere interessi
L'uso professionale dei social media richiede trasparenza. Una volta identificata la piattaforma ideale, si raccomanda che un "handle" o un nome utente di social media rifletta accuratamente la propria identità professionale, inclusi nome e credenziali, il che aiuta a costruire credibilità. La maggior parte dei canali consente l'inserimento di una breve biografia descrittiva, che dovrebbe anche indicare la specialità, il datore di lavoro e altri punti salienti professionali, come le posizioni di leadership. In caso di pubblicazione come individuo piuttosto che come portavoce dell'istituzione, dovrebbe essere utilizzata un'appropriata dichiarazione di non responsabilità. La trasparenza è importante per creare fiducia.
È importante capire che la semplice apertura di un account non crea automaticamente una presenza sui social media. Stabilire una presenza rilevante richiede tempo e dipende da quanto è attivo l'utente su un canale, con chi interagisce e dal contenuto che pubblica. È importante tenere a mente che, sugli spazi pubblici dei social media, i post sono permanenti, con la possibilità di essere recuperati anche dopo la cancellazione. I post sono pubblici e accessibili a chiunque, anche se destinati alla lettura da parte dei Colleghi. Per tale motivo, è importante pubblicare in modo ponderato. I medici devono anche prestare attenzione alla privacy dei pazienti, poiché le persone coinvolte potrebbero essere identificate anche senza la divulgazione di informazioni sanitarie protette. "Posta la perla, non il paziente" è stato proposto come un richiamo a discutere importanti punti di insegnamento senza violare la privacy del paziente.
Nella costruzione di un'identità sui social media, è importante capire cosa può essere condiviso oltre agli argomenti professionali o relativi alla medicina. Mentre molti si astengono dal condividere qualsiasi informazione personale sui social media per la protezione della privacy, altri ritengono che condividere una piccola parte sulla famiglia, gli hobby o altre attività non legate al lavoro aiuti a umanizzare la medicina e consentire ad altri di vedere la diverse sfaccettature della vita dei medici anche al di fuori dell'ospedale.
Essere presenti negli spazi dei pazienti
Essere presenti negli spazi professionali
Affrontare molestie e antagonismo online
È praticamente certo che l'uso dei social media in oncologia continuerà ad espandersi e, in tale contesto, medici e altri operatori sanitari hanno una opportunità unica di abbracciare dinamiche di comunicazione al passo coi tempi.
Rimanere attenti agli obiettivi sui social media può aiutare a determinare il modo migliore per utilizzare questo potente strumento. La gestione di successo di una presenza sui social media include l’essere consapevoli dei rischi e dei benefici e il saper bilanciare il tempo trascorso sui social con il tempo dedicato ad altro. Chiaramente, ci sono molti modi per impegnarsi sui social. Trovare lo spazio che sia "di dimensioni giuste" e soddisfi le esigenze personali dovrebbe essere l'obiettivo del coinvolgimento.
Ci sono rischi e vantaggi nell'uso professionale delle piattaforme di social media.
Una presenza attiva sui social media può avere impatti positivi o negativi in base all’uso che se ne fa. Questo richiede l’osservazione di buone pratiche, la cosiddetta netiquette.
I social media possono creare connessioni, offrire opportunità di collaborazione, portare a nuove amicizie ed espandere reti professionali.
Man mano che nuove tecnologie e piattaforme saranno disponibili, gli utenti dovranno adattarsi ai cambiamenti nella diffusione delle informazioni per mantenere una presenza nelle comunità della rete.