Miscellanea
Martedì, 20 Ottobre 2015

Quanto sono social gli oncologi?

A cura di Fabio Puglisi

Una survey condotta in Canada fa il punto sull'utilizzo dei social network fra oncologi e medici in formazione. Risultati interessanti, in attesa di conoscere i dati italiani che arriveranno da uno studio realizzato grazie alla collaborazione tra AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri.

Adilman R, et al. Social Media Use Among Physicians and Trainees: Results of a National Medical Oncology Physician Survey. J Oncol Pract 2015 [Epub ahead of print]

 

 

In analogia con altri contesti, negli ultimi anni, si è verificata una crescita esponenziale dei siti Web dedicati alla medicina e, in particolare, alla disciplina dell'oncologia. Tuttavia, è ancora poco noto quanto spesso i medici e i medici in formazione utilizzino i social media per scopi professionali. Una survey condotta in Canada ha indagato sull'uso dei social network tra medici (oncologi medici, radioterapisti, chirurghi oncologi, ematologi) e medici in formazione (studenti in medicina, residents e fellows). I partecipanti sono stati contattati per e-mail.

Al fine di evidenziare differenze legate all'età, sono state individuate le seguenti fasce di età, corrispondenti a diverse categorie di maturità professionale:

  • 18-24 anni (necessità di formazione),
  • 25-34 anni (fellows),
  • 35-44 anni (inizio carriera),
  • 45-54 anni (metà carriera),
  • ≥ 55 anni (fine carriera)

La survey ha coinvolto 680 soggetti, nel periodo tra luglio e settembre 2013. Le domande con risposte a scelta multipla sono state strutturate su 9 punti riguardanti dati demografici (professione, età) e informazioni sui social media (frequenza d'uso, motivazioni, piattaforme utilizzate).
Per esempio, riguardo alle motivazioni di impiego, le opzioni di riposta includevano:

  • “per essere in rete con colleghi o altri professionisti”
  • “per interagire con i pazienti”
  • “per sviluppare la leadership
  • “per condividere la ricerca”
  • “altro”

Su un totale di 680 contattati, hanno risposto in 207 (30.4%) così distribuiti nelle diverse categorie professionali:

  • 51% oncologi medici
  • 29% residents e fellows
  • 6% radioterapisti
  • 6% studenti in medicina
  • 6% definiti da se stessi come "altro"
  • 1% ematologi o chirurghi oncologi

L'uso dei social è stato dichiarato dal 72% degli intervistati, con percentuali diverse a seconda della fascia d'età:

  • 18-24 anni (necessità di formazione): 89%
  • 25-34 anni (fellows): 93%
  • 35-44 anni (inizio carriera): 72%
  • 45-54 anni (metà carriera): 39%
  • ≥ 55 anni (fine carriera): 59%

Facebook e Twitter sono risultati i social network maggiormente utilizzati per fini personali, con l'86% degli utilizzatori di Facebook e il 65% degli utilizzatori di Twitter che hanno dichiarato un uso esclusivo a tale scopo. Google+ è terzo in classifica con il 53%.

Pochi intervistati hanno dichiarato di usare le piattaforme social con finalità sia professionali che personali. Google+ è risultato lo strumento più utilizzato per il doppio scopo (38% degli utilizzatori di Google+ dichiarano l'ambivalenza d'uso). Twitter e Facebook detengono rispettivamente la seconda e la terza posizione in tale classifica (20% e 13%).

Alla domanda sulla frequenza d'uso dei social, più accessi al giorno sono dichiarati dal 27% degli utilizzatori di Facebook, dal 16% di quelli di Google+ e dal 6% di coloro che impiegano Twitter.
Gli oncologi a metà carriera (45-54 anni) riportano la minore frequenza d'uso, con la maggioranza che risponde di usare i social network raramente o mai.

Le risposte sull'impiego professionale dei social hanno fornito i seguenti risultati:

  • “per essere in rete con colleghi o altri professionisti”: 55%
  • “per interagire con i pazienti”: 1.4%
  • “per sviluppare la leadership”: 13%
  • “per condividere la ricerca”: 17%
  • “altro”: 42.5%

Alla domanda "Cosa vorresti ricevere dai social media dedicati ai medici?" hanno risposto in 191:

  • 53% link a riviste scientifiche
  • 52% informazioni riguardo a corsi e convegni
  • 51% aggiornamenti sulla ricerca oncologica
  • 40% informazioni riguardo ai trattamenti oncologici
  • 27% forum di discussione

Alla domanda sulle possibili barriere all'utilizzo di social media per i medici, le risposte sono state le seguenti:

  • 59% "non avere abbastanza tempo"
  • 22% "preferire forme tradizionali di accesso all'informazione"
  • 20% "avere preoccupazioni riguardo ad aspetti di privacy o sicurezza"

Anche in questo caso, sono emerse differenze nelle diverse fasce d'età. In particolare, il 39% degli intervistati con età tra i 25 e i 34 anni ha dichiarato di non avere esitazione nell'accedere ai siti social, contro il 12% degli appartenenti alla categoria "metà carriera" (45-54 anni) (P <0.05). Gli oncologi a fine carriera sono risultati i più preoccupati riguardo alla privacy e i più propensi a ricevere le informazioni nelle forme tradizionali. 

 

Esiste un gap generazionale nell'uso dei social media da parte degli oncologi. In particolare, la categoria meno social risulta quella dei professionisti a metà carriera, nella fascia di età compresa tra i 45 e i 54 anni.

"Non avere abbastanza tempo" è la principale barriera all'utilizzo dei social network.

Cosa chiedono gli oncologi ai social network? Informazione aggiornata riguardo ai temi della ricerca e della terapia. Bene, ONcotwITing c'è.

P.S. A breve, sapremo anche i risultati della survey italiana. Per chi può, l'appuntamento è a Roma il 23 ottobre 2015 alle ore 11, nell'ambito del XVII Congresso Nazionale AIOM (sala campidoglio, sessione speciale dal titolo "Il ruolo dei social media nella comunicazione della salute").