Dalla University of Michigan una corrosiva research letter che denuncia la scarsa rappresentanza femminile nelle pubblicazioni scientifiche collaborative in oncologia. Troppo poche le donne che compaiono come first o corresponding author.
Sun GH, et al. Representation of Women as Authors of Collaborative Cancer Clinical Trials. JAMA Intern Med 2014; Mar 24 epub ahead of print.
Il ruolo delle figure femminili nella ricerca oncologica è stato indagato in varie occasioni in questi anni.
In questo studio, gli autori propongono una attenta analisi bibliometrica che ha vagliato oltre 5000 pubblicazioni di trial collaborativi tra il 2001 e il 2011 selezionando quelli con le seguenti caratteristiche 1) autthorship di un gruppo collaborativo riconosciuto 2) definizione in Pubmed di trial randomizzato controllato o trial clinico 3) intervento terapeutico in popolazione di pazienti oncologici.
Nella analisi sono stati considerati il sesso del first e del corresponding author e lo sponsor dello studio; le associazioni tra authorship e sponsorship sono state analizzate con Chi quadrato, i trend temporali di variazione sono stati analizzati con il test di Cochran-Armitage.
Nei 2498 articoli selezionati per l'analisi, il 76.6% dei first authors e l'80.5% dei corresponding authors era di sesso maschile.
Nella analisi per singolo anno (2001-2011), la percentuale di primo nome di sesso femminile non superava mai il 26%, quella dell'ultimo autore era sempre inferiore al 25%.
Questa distribuzione non si modificava nel tempo (p for trend first author 0.54; p for trend corresponding author 0.69).
In particolare, era ancor meno elevata la percentuale di donne che apparivano come first author (18% vs 23%, p=0.02) o come corresponding author (15.8% vs 20.6%, p=0.003)nelle pubblicazioni sponsorizzate dell'industria.