Miscellanea
Martedì, 15 Settembre 2015

Trombosi e tumori. Eppure 150 anni fa Trousseau non aveva la TC.

A cura di Fabio Puglisi

Nel 1865, Armand Trousseau descrisse la correlazione tra trombosi e tumori occulti. Dopo 150 anni, ci si chiede se l'aggiunta della TC ad una strategia di screening possa migliorare la capacità di identificare neoplasie altrimenti sfuggite alla diagnosi.  

Carrier M, et al. Screening for Occult Cancer in Unprovoked Venous Thromboembolism. N Engl J Med 2015;373(8):697-704.

Il tromboembolismo venoso, comprendente la trombosi venosa profonda (TVP) e l'embolia polmonare (EP), costituisce il terzo disordine cardiovascolare per frequenza.

Si distinguono due tipi di tromboembolismo:

  • "provocato" se associato ad un fattore di rischio transitorio (es. trauma, intervento chirurgico, immobilità prolungata, gravidanza, puerperio)
  • "non provocato" in assenza di associazione con fattori di rischio transitori noti o con patologia tumorale in atto.

La forma "non provocata" di tromboembolismo può essere un segno precoce della presenza di un tumore. E' stato riportato che fino al 10% dei pazienti con tromboembolismo non provocato riceve una diagnosi di cancro entro un anno.
Inoltre, più del 60% dei carcinomi occulti sono diagnosticati dopo un episodio di tromboembolismo non provocato.

Uno studio canadese randomizzato, open-label, ha confrontato l'adozione di uno screening limitato (esami del sangue, Rx torace, e screening per carcinoma della mammella, della cervice e della prostata) rispetto all'adozione dello stesso tipo di esami in associazione alla TC.

Misura di outcome dello studio: diagnosi di carcinoma mancato dallo screening e diagnosticato entro un anno dalla randomizzazione.

Su un totale di 854 pazienti, 33 (3.9%) hanno avuto una diagnosi di tumore entro un anno dalla randomizzazione:

  • 14/431 (3.2%) nel braccio con screening limitato
  • 19/423 (4.5%) nel braccio con screening + TC

La differenza non è risultata statisticamente significativa (P = 0.28).

In accordo all'analisi di outcome, 4 carcinomi occulti (29%) sono sfuggiti alla strategia di screening limitato mentre 5 (26%) sono sfuggiti alla strategia di screening limitato + TC (P = 1.0).

Nessuna differenza significativa è emersa tra i due bracci in termini di tempo alla diagnosi di carcinoma (4.2 mesi vs 4 mesi, P = 0.88) o in termini di mortalità correlata al tumore (1.4% vs 0.9%, P = 0.75).

Nei pazienti che sperimentano un evento tromboembolico non provocato da un fattore di rischio transitorio e i cui esami di screening (strategia limitata senza aggiunta di TC) risultano negativi per neoplasie occulte, l'incidenza di diagnosi di tumore nell'anno successivo è inferiore all'1% (0.93%, 95%IC 0.36-2.36). Tale incidenza è simile a quella riportata in pazienti senza tromboembolismo venoso. 

Una strategia di screening limitata (storia clinica, esame clinico, esami ematochimici, Rx torace, screening oncologici età- e sesso-specifici) è adeguata in pazienti che manifestano un episodio tromboembolico non provocato.  

L'aggiunta della TC non riduce in modo sostanziale il rischio di mancare una diagnosi di tumore in tali circostanze. Nella migliore delle ipotesi, il number needed to screen è 91. In altre parole, bisogna sottoporre 91 pazienti ad un esame TC per diagnosticare un carcinoma occulto che altrimenti non verrebbe evidenziato.