Miscellanea
Martedì, 04 Febbraio 2020

World Cancer Day: risultati tangibili e progetti per il futuro

A cura di Fabio Puglisi

Nel giorno del World Cancer Day, a vent’anni dalla sua istituzione, la comunita scientifica oncologica coglie l’opportunità per riflettere sui progressi raggiunti nelle scorse decadi e per fare delle previsioni sugli sviluppi futuri della ricerca.

ONcotwITting si associa, per sua parte, e utilizza un viewpoint di Lancet Oncology per sintetizzare il pensiero di diversi esperti sulla patologia oncologica.

The Lancet Oncology. New decade, new opportunities? Lancet Oncol 2020;21(2):185.

La prima constatazione (prova) degli avanzamenti scientifici è la riduzione della mortalità registrata in vari Paesi.

Per esempio, in UK, nell’arco di cinquanta anni (dal 1970), si è avuto un dimezzamento delle morti legate al cancro. Inoltre, uno studio recente noto come SURVMARK-2, ha evidenziato come la sopravvivenza a 5 anni per le principali neoplasie solide sia migliorata nei Paesi ad elevato income.
Tuttavia, ogni anno, il cancro causa ancora circa 9,6 milioni di vittime a livello mondiale e, tristemente, esistono enormi disparità nell’accesso alle cure che si traducono in una diversa prognosi a seconda delle caratteristiche del malato e della sua provenienza— circa il 70% delle morti cancro-relate si verificano nei Paesi a basso e medio income.

Lancet Oncology ha pensato di chiedere a esperti internazionali quale fosse il proprio pensiero riguardo alle sfide della ricerca oncologica e su cosa concentrare gli sforzi per la lotta ai tumori.

Quali sono le priorità dell’oncologia di oggi?

Fra le tematiche principali, sono emerse la prevenzione (es. la vaccinazione, lo screening, gli interventi di salute pubblica); l’opportunità di migliorare l’accesso e la fornitura di cure palliative e della terapia con oppioidi; il monitoraggio della tossicità a lungo termine e delle sequele di trattamento nei lungo-sopravviventi.
Il costo elevato delle cure oncologiche è stato un altro tema sollevato, sottolineando l’importanza di un confronto onesto sul valore reale dei nuovi farmaci e di altre forme di intervento.
Sul fronte della ricerca, la comprensione della biologia tumorale è stata richiamata quale strumento di necessità urgente per superare le resistenze alla terapia e per identificare i fattori predittivi del rischio individuale dei pazienti e del beneficio derivante dai trattamenti.
Fra le altre priorità, quella di valorizzare la ricerca dei tumori rari e la riduzione del carico amministrativo e delle barriere alla ricerca e agli studi clinici. E ancora, il ruolo centrale dei big data, delle esperienze real-world, delle applicazioni dell’intelligenza artificiale e della medicina digitale.

I risultati della ricerca oncologica sono sotto gli occhi di tutti ma il backstage forse non è altrettanto noto. 

Una ricerca che avanza grazie alla dedizione di migliaia di ricercatori in tutto il mondo che hanno imparato a fare rete e a condividere ipotesi, esperienze, risultati.  

Nel 2011, soltanto un paziente su dieci con diagnosi di melanoma metastatico era vivo a cinque anni. Adesso la metà dei pazienti con tale diagnosi è vivo a cinque anni dalla diagnosi. 

Ed è solo un esempio, perché in diversi ambiti dell’oncologia sono stati ottenuti successi tangibili che hanno modificato la quantità e la qualità di vita di molti pazienti. A loro va il nostro pensiero e, insieme a loro, guardiamo con fiducia al futuro.