Patologia gastrointestinale
Venerdì, 09 Agosto 2024

Conferma della attività di trastuzumab deruxtecan nei tumori del colon HER2 positivi

A cura di Giuseppe Aprile

Nota da almeno un decennio la possibilità di interferire farmacologicamente con HER2 iperespresso o amplificato nei tumori gastrointestinali, il trial DESTINY-CRC02 conferma l'attività di trastuzumab deruxtecan in pazienti pretrattati HER2 positivi. Ma dove sta la novità?

Raghav K, et al. Trastuzumab deruxtecan in patients with HER2-positive advanced colorectal cancer (DESTINY-CRC02): primary results from a multicentre, randomised, phase 2 trial. Lancet Oncol. 2024 Aug 5:S1470-2045(24)00380-2

Avendo meritato quasi 30 tweet in meno di 5 anni, Trastuzumab deruxtecan è un farmaco che non ha bisogno di molte presentazioni. Si tratta di un immunoconiugato composto da un anticorpo anti-HER2 legato mediante un linker ad un agente citotossico appartenente alla classe degli inibitori della topoisomerasi I che ha ottenuti importanti risultati in trial clinici condotti nella patologia mammaria, polmonare, gastrica e intestinale HER2 positive.

Nell'ambito dei tumori del colon la chance di HER2 positività secondo i criteri Heracles è del 4-5% e in questi pazienti l'utilizzo di terapie anti-HER2 in seconda linea o successivamente è noto da tempo: la combinazione di trastuzumab con lapatinib, tucatinib, pertuzumab, o pyrotinib produce un tasso di risposta quantificabile in circa il 35%, sebbene sia anche noto che una quota parte di pazienti selezionati molecolarmente non rispondano al trattamento o sviluppino precocemente resistenze secondarie. In particolare, la presenza di mutazioni di RAS (documentate nel 50% dei pazienti) predice resistenza ai trattamenti con HER2 inibitori e non è chiaro il ruolo del ritrattamento dopo la progressione con un differente HER2 inibitore.

Nel trial di fase II a singolo braccio DESTINY-CRC01 78 pazienti con CRC avanzato RAS e BRAF WT, pretrattati, con ECOG PS 0-1 erano trattati con T-DxT alla dose di 6,4 mg/kg somministrato ev ogni tre settimane fino a progrssione, intolleranza, rifiuto o decesso; nei 53 pazienti della coorte A dello studio (pazienti con neoplasia HER2 IHC 3+ ovvero IHC 2+ e ISH positiva) il tasso di risposta era del 45% e la PFS mediana di 7 mesi.

Obiettivo primario dello studio di fase II randomizzato DESTINY-CRC02 erano 1) verificare se la terapia alla dose di 5.4 mg/kg (per intederci, quella autorizzata nel tumore della mammella HER2+ o HER2 low e nel tumore del polmone HER2+) fosse meglio tollerata e più efficace della dose testata nel trial precedente e 2) verificare se l'attività del farmaco fosse confermata anche nella popolazione RAS mutata o pretrattata con altri HER2 inibitori.

Lo studio DESTINY-CRC02 prevedeva due stages, Nello stage 1 i pazienti erano randomizzati 1:1 alle due differenti dosi con fattori di stratificazione  ECOG performance status, HER2 status e RAS status. Nello stage 2, invece, tutti i pazienti erano tarttati alla dose di 5.4 mg/kg. Enndpoint primario del trial era la risposta obiettiva confermata con revisione centralizzata indipendente.

Sono stati screenati 135 pazienti in un anno (marzo 21 - marzo 22) e 122 arruolati nello studio (80 pazienti nello stage 1: 40 per braccio con differente dose; 42 pazienti nello stage 2).

Il rapporto maschi/femmine era circa 1; la durata mediana del trattamento circa 9 mesi per chi riceveva trattameno alla dose di 5.4 mg/Kg e circa 10 mesi per chi riceveva trattamento a 6.4 mg/kg.

La ORR confermata centralmente era del 37.8%  (31/82; 95%CI 27·3–49·2) nei pazienti trattati con T-DxT a 5.4 mg/kg e 27.5% (11/40; 95%CI 14·6–43·9) nei pazienti trattati alla dose di 6.4 mg/kg group.

Non ci sono state importanti differenze in termini di tossicità tra i gruppi di pazienti trattati con differenti dose di T-DxT, tranne un decremento della tossicità polmonare (8% vs 13%) per il gruppo di pazienti che riceveva la dose più bassa.

I dati riguardanti l'attività della terapia nei pazienti RAS mutati e pretrattati con altri HER2 inibitori si comprendono solo andando a leggere il materiale supplementare.

Negli 82 pazienti trattati con T-DxT alla dose di 5.4 mg/Kg il tasso di risposta è stato del 28.6% (4/14) se RAS mutati e del 39.7% (27/68) se RAS wild-type. Non ci sono state differenze numeriche nel tasso di risposta in dipendenza del precedente trattamento con HER2 inibitori (41% vs 37%). Tra i pazienti trattati alla dose di 6.4 mg/kg, invece, nessuno dei 6 pazienti con mutazione di RAS ha risposto.

Lo studio DESTINY-CRC02 conferma l'attività del farmaco trastuzumab deruxtecan nei pazienti con adenocarcinoma del colon in stadio IV HER2 positivi e pretrattati (anche con HER2 inibitori) e dimostra che la dose di somministrazione preferibile per un miglior rapporto attività/tossicità è quella di 5.4 mg/Kg q21, come già noto in altre patologie oncologiche.

La conclusione degli autori che il farmaco abbia la stessa attività indipendentemente dallo stato di RAS non è tuttavia supportata da solidi dati.