Lo studio prospettico osservazionale GARIBALDI - una survey condotta in 44 centri italiani di differente volume ed expertise - mira a fotografare l'aderenza alle linee guida nazionali dell'AIOM nel trattamento della patologia oncologica pancreatica. Inoltre, descrive l'outcome dei pazienti italiani trattati nella pratica clinica.
Reni M, Giommoni E, Bergamo F, Milella M, Cavanna L, Di Marco MC, Spada M, Cordio S, Aprile G, Cardellino GG, Maiello E, Bernardini I, Ghidini M, Bozzarelli S, Macchini M, Orsi G, De Simone I, Rulli E, Porcu L, Torri V, Pinto C; GARIBALDI Study Group. Guideline Application in Real world: multi-Institutional Based survey of Adjuvant and first-Line pancreatic Ductal adenocarcinoma treatment in Italy. Primary analysis of the GARIBALDI survey. ESMO Open. 2023 Jan 31;8(1):100777
Le linee guida stilate dall'AIOM costituiscono un documento referenziale che nasce da un lavoro accurato e meticoloso di un gruppo di lavoro di esperti nazionali. La loro finalità è molteplice: quella di fornire uno strumento per standardizzare la pratica clinica, quella di migliorare le cure su tutto il territorio nazionale e, non ultimo, quella di offrire una sponda alle Istituzioni regolatorie ed autorizzative.
Dopo la ricerca dei dati in letteratura sui principali motori, la tenuta metodologica è assicurata dall'osservare la qualità dell'evidenza con il sistema GRADE e dare quindi un grado di raccomandazione con specifiche categorie.
Nel caso dei tumori pancreatici, le evidenze di nuovi dati hanno portato ad alcune modifiche recepite dalle più recenti linee guida.
Lo scopo della survey che ha come acronimo GARIBALDI è proprio quella di verificare l'aderenza alle linee guida nazionali negli anni 2017-2022: la prima coorte di pazienti trattata e osservata fino a fine ottobre 2019 aveva come corrispondenza le Linee Guida 2017-2018 (oggetto di questa pubblicazione); la seconda coorte aveva invece come termine di paragone le Linee Guida 2019-2021.
Alla survey sono stati invitati 13 centri di dimensioni piccole (<10 oncologi), 18 centri di dimensioni medie (10-20 oncologi) e 14 centri di dimensioni grandi (>20 oncologi), categorizzati anche per il volume di pazienti trattati (>50; 25-50; <25). Inoltre erano inclusi pazienti trattati in setting adiuvante, borderline resectable (terapia sistemica primaria o di induzione) o metastatico.
Su 923 pazienti per i quali sono stati raccolti i dati, 833 sono stati inclusi nella analisi (90%), con età mediana di poco inferiore ai 70 anni e nel 90% dei casi con PS ottimale 0-1.
Tra i pazienti inclusi il 15% circa era trattato con finalità adiuvante e circa il 55% in setting metastatico. La maggior parte dei pazienti (74%) erano stati inclusi in un centro localizzato in norditalia.
Nel gruppo trattato con finalità adiuvante l'aderenza alle linee guida è stata del 68% (95%CI 59-76%), con oltre la metà dei pazienti trattata con sola gemcitabina.
Nel che ricevevea terapia preoperatoria l'aderenza alle linee guida è stata del 96% (95%CI 92-98%), con il 55% dei casi trattati con la combinazione di gemcitabina e nabpaclitaxel e il 27% con FOLFIRINOX.
Anche nel setting metastatico l'aderenza alle linbee guida AIOM è stata molto aelevata (96%, 95%CI 94-98%), con il 70% dei pazienti tarttati in prima linea con gemcitabina-nabpaclitaxel.
La percentuale di pazienti arruolati in trial clinico era di circa il 3%.
La sopravvivenza mediana nei tre gruppi è stata rispettivamente di 36.4, 18.1 e 10 mesi.
Lo prima parte dello studio GARIBALDI - una survey di aderenza alle Linee Guida AIOM 2017-2018 sul trattamento del tumore del pancreas esocrino - scatta una interessante forgrafia della pratica clinica italiana e riporta un'alta percentuale di concordanza con le raccomandazioni nazionali: sebbene migliorabile in setting adiuvante (aderenza del 68%), essa risulta quasi assoluta nella malattia avanzata. I valori sonoi decisamente buoni se confrontati con quelli disponibili in lettartura per altre neopalsie gastrointestinali.
Mentre si attende il report sulla aderenza alle LG più recenti sulla patologia, rimangono ancora punti critici la presa in carico globale (manca spesso un adeguato counseling psicologico e nutrizionale) e la limitata possibilità di arruolamento in trial clinici prospettici. Rimane anche da chiarire se la partecipazione dei centri "su invito" possa avere creato un bias di selezione nell'analisi.