Prolungamento della sopravvivenza, ma anche il miglioramento della qualità della vita. La combinazione di ramucirumab e taxolo, in pazienti con carcinoma gastrico pretrattati con una linea di terapia, mira anche a questo.
Al-Batran SE, et al. Quality-of-life and performance status results from the phase 3 RAINBOW study of ramucirumab plus paclitaxel versus placebo plus paclitaxel in patients with previously treated gastric or gastroesophageal junction adenocarcinoma. Ann Oncol 2016, epub Jan 7th
Lo sviluppo dei farmaci antiangiogenici nel tumore gastrico ha avuto un'importante svolta con lo studio del ramucirumab (Cyramza), un anticorpo monoclonale diretto contro VEGFR2 e somministrato per via endovenosa alla dose di 8 mg/Kg di peso ogni due settimane.
Due trial internazionali di fase III (REGARD e RAINBOW) hanno dimostrato in modo concorde un significativo prolungamento della sopravvivenza quando la molecola viene somministrata in monoterapia o in associazione al taxano in pazienti pretrattati.
In particolare, lo studio randomizzato RAINBOW confrontava l’efficacia in seconda linea di un trattamento standard (taxolo settimanale) vs quello sperimentale (taxolo settimanale + ramucirumab) in pazienti con malattia avanzata. Obiettivo primario dello studio era la sopravvivenza overall, il cui valore mediano è stato di 2.3 mesi superiore nel braccio di trattamento sperimentale con un HR di 0.8 (Wilke H, et al. Lancet Oncol 2014; per maggiori dettagli sullo studio vedi tweet del 22 settembre 2014). Un importante endpoint secondario dello studio era la qualità della vita, particolarmente rilevante in questi delicati pazienti.
Nello studio ancillare, la qualità della vita era misurata con i patients’ reported outcomes, utilizzando i questionari validati EORTC QLQ-30 e EQ-5D-3L somministrati al basale e ogni 6 settimane. Inoltre, era misurato il tempo al deterioramento del PS secondo ECOG.
La percentuale di iniziale adesione alla compilazione dei questionari era molto elevata (oltre il 95%) e tale percentuale si è sempre mantenuta superiore all’80% nelle prime 18 settimane di trattamento.
Il tempo nel quale i pazienti potevano mantenere un PS adeguato era piuùù lungo per coloro che ricevevano paclitaxel e ramucirumab (tempo al deterioramento del PS di almeno un livello 5.7 mesi vs 4.3 mesi, HR 0.80, p=0.04).
Inoltre, in tutti i timepoint analizzati, i pazienti trattati con l'antiangiogenico registravano uno score maggiore nei parametri misurati dalla scala EORTC QLQ-30 e un punteggio simile a quelli trattati con paclitaxel e placebo quando misurato con la EQ-5D-3L.
L’unico item dove si registrava un peggioramento nella qualità di vita legata al trattamento nel braccio con ramucirumab ricevuto era la diarrea.
Pazienti con adenocarcinoma gastrico o della giunzione gastroesofagea trattati con paclitaxel e ramucirumab in seconda linea hanno un prolungamento della sopravvivenza mediana di oltre due mesi con un profilo di tossicità buono. In questi pazienti, la qualità della vita è mantenuta per un tempo più lungo, evitando il deterioramento del performance status e il peggioramento dei sintomi legati alla malattia.
Tuttavia i clinici devono porre attenzione alla potenziale insorgenza di diarrea, allertando i pazienti sulla possibile insorgenza dell’effetto collaterale e programmando opportune misure per la gestione della tossicità intestinale.