Pubblicati i dati di safety e compliance dello studio randomizzato TOSCA, che mira a verificare l'equiefficacia di 3 mesi vs 6 mesi di chemioterapia adiuvante con fluoropirimidina e oxaliplatino. Una ricerca indipendente e un eccellente sforzo corale dell'Italia che pensa e produce dati scientifici di qualità
Lonardi S, et al. Phase III trial comparing 3 to 6 months of adjuvant FOLFOX4/XELOX in stage II-III colon cancer: safety and compliance in the TOSCA trial. Ann Oncol 2016, epub ahead of print, 29th August.
Disdattesa la grande promessa dei biologici in setting adiuvante (4 trial randomizzati negativi), la comunità scientifica si è presa una pausa di riflessione per valutare quale fosse la strada da seguire per migliorare la strategia terapeutica di protezione. Tra le possibilità vi era l'idea che un trattamento di combinazione con fluoropirimidina e oxaliplatino di durata inferiore avrebbe potuto essere ugualmente efficace nella riduzione del rischio di recidiva e morte, ma meno tossicio e certamente meno impattante sulla qualità di vita del paziente operato per carcinoma del colon.
Da queste premesse muove lo studio italiano TOSCA, una ricerca clinica corale che ha coinvolto 130 centri in Italia, che ha randomizzato 3759 pazienti operati per adenocarcinoma del colon in stadio III o in stadio II ad alto rischio a ricevere chemioterapia con FOLFOX/XELOX standard (6 mesi) vs la setssa terapia ma con una durata dimezzata (3 mesi). Endpoint primario dello studio era la relapse-free survival, definita come il tempo tra la randomizzazione e una tra ripresa di malattia locale, regionale o a distanza ovvero morte per qualsiasi causa. Prevista inoltre una stratificazione per centro e per stadio (III vs II-HR).
Nell'attesa dei dati finali di efficacia attesi nel 2017, gli autori presentano il report sulla compliance e sulla safety registrata nello studio. Per la registrazione tossicità è stata usata la valutazione con scala NCI-CTC 3.0; è stata valutata la dose cumulativa dei farmaci ricevuti, la frequenza e il timing delle riduzioni di dose, i ritardi al riciclo e l'eventuale interruzione anticipata del trattamento.
Tra giugno 2007 e marzo 2013 sono stati arruolati un totale di 3759 pazienti, con una popolazione ITT finale di 3715 pazienti (esclusi 44 pazienti per violazione maggiore dei criteri di inclusione): 1848 randomizzati al braccio con terapia di 3 mesi vs 1867 alla terapia di durata standard.
Come ci si aspettava da un trial di queste dimensionivi era un buon bilanciamento tra i due bracci di trattamento; il 65% dei pazienti era stato operato per una neoplasia colica in stadio III.
La popolazione inclusa nella analisi di compliance era di 3607 pazienti (1.2% non hanno mai avviato la terapia adiuvante).
Il tempo mediano all'inizio della terapia è stato di 7 settimane, il 97% dei pazienti inclusi aveva iniziato la terapia entro le 10 settimane dall'intervento, come raccomandato nel protocollo.
Tasso di completamento della terapia senza modificazione di dose o intervalli: 91% (braccio terapia 3 mesi) vs 67% (braccio 6 mesi). Tra questi, assenza di ritardo o riduzione di dose 36% vs 12%.
Pazienti che hanno permanentemente discontinuato la terapia: 8% vs 32%.
Neuropatia sensoriale di grado 2 o superiore: 9% vs 31%.
Vedi anche figura allegata.
I dati dello studio TOSCA recentemente pubblicati confermano la miglior safety e la favorevole compliance del braccio sperimentale (terapia di 3 mesi) e sono rassicuranti per vari motivi:
1) la neurotossicità sensoriale causata dall'oxaliplatino di grado 2 o superiore è stata ridotta a meno di un terzo; il dato era prevedibile e concorda molto bene con quello riportato dall'analisi di safety dello SCOT trial. Se i dati dello studio, confluendo in quelli del progetto mondiale IDEA, confermeranno l'equiefficacia dei due trattamenti avremo un nuovo standard terapeutico su base planetaria.
2) la durata mediana del trattamento di oltre 5 mesi nel braccio standard garantisce sulla futura comparazione di efficacia tra i bracci di trattamento, allontanando il pericolo di confrontare 3 mesi vs 4.5 mesi di terapia.
3) la ricerca italiana indipendente è viva, ora più che mai, sostenuta dall'impegno dei molto gruppi cooperativi, dall'esperienza dei senior e dall'entusiasmo dei giovani. Nel TOSCA, dunque, nemmeno una nota stonata.