Pubblicati i risultati del JAVELIN Gastric 100. Trial randomizzato in cui si confronta il mantenimento con avelumab vs la prosecuzione della chemioterapia nei pazienti che ottenevano controllo di malattia dopo tre mesi di chemioterapia di induzione.
Moehler M, et al. Phase III Trial of Avelumab Maintenance After First-Line Induction Chemotherapy Versus Continuation of Chemotherapy in Patients With Gastric Cancers: Results From JAVELIN Gastric 100. J Clin Oncol. 2020 Nov 16:JCO2000892. doi: 10.1200/JCO.20.00892. Epub ahead of print.
Quando trattiamo in prima linea pazienti con adenocarcinoma gastrico avanzato è necessario stabilire una strategia terapeutica, per sfruttare al meglio le opzioni terapeutiche disponibili.
Dopo 3-4 mesi di trattamento antiblastico, rimane affascinante la possibilità di sfruttare una finestra terapeutica in cui testare nuove molecole. Purtroppo, proprio in questo setting, lo studio JAVELIN Gastric 100 non ha raggiunto il suo endpoint primario e deve essere considerato un trial negativo. Il mantenimento con avelumab, quindi, non è superiore in efficacia alla prosecuzione della terapia né nella popolazione globale né in quella selezionata per espressione di PD-L1, sebbene la limitata prevalenza di pazienti con tumore PD-L1 positivo (circa 12%) riduca la potenza dell'analisi per OS in questo sottogruppo.
Certamente lo studio offre interessanti informazioni per il futuro dei trial che testano il mantenimento (si attendono i dati del trial ARMANI che propone una switch maintenance con paclitaxel e ramucirumab dopo tre mesi di terapia di prima linea con platino e fluoropirimidina), ma molti quesiti rimangono aperti: conviene proseguire la terapia avviata upfront, passare al mantenimento o anticipare una seconda linea? come selezionare i pazienti che possono beneficiare maggiormente dell'immunoterapia nella fase di mantenimento? come definire lo score migliore?