L'anno scorso i risultati sorprendenti di CHAARTED, quest'anno i dati dello studio britannico STAMPEDE (James, abs 5001) lo confermano: docetaxel "precoce" nel tumore della prostata avanzato all'inizio della terapia ormonale prolunga la sopravvivenza. E non di poco!
Lo studio randomizzato STAMPEDE prevedeva numerosi bracci di trattamento, e randomizzava pazienti con tumore della prostata localmente avanzato o metastatico, all'inizio della terapia ormonale.
Sono stati presentati all'ASCO 2015 i risultati di sopravvivenza di 3 bracci sperimentali, che prevedevano l'aggiunta di docetaxel, di acido zoledronico o della combinazione di docetaxel e acido zoledronico, alla terapia ormonale standard.
L'acido zoledronico era somministrato alla dose di 4 mg ogni 3 settimane per 6 cicli, poi ogni 4 settimane per 2 anni. Il docetaxel era somministrato alla dose standard di 75 mg/m2 ogni 3 settimane per 6 cicli, con prednisolone 10 mg al giorno.
Obiettivo primario era la sopravvivenza globale.
L'aggiunta del docetaxel alla terapia standard determina un prolungamento della sopravvivenza mediana di 10 mesi (77 vs 67 mesi, hazard ratio 0.76, 95%CI 0.63 - 0.91; p = 0.003).
L'aggiunta dell'acido zoledronico alla terapia standard non ha determinato un prolungamento della sopravvivenza globale (hazard ratio 0.93, 95% CI 0.79 - 1.11; p = 0.437).
L'aggiunta concomitante di entrambi i farmaci ha prodotto un vantaggio simile a quello prodotto dal docetaxel da solo (hazard ratio 0.81, 95% CI 0.68 - 0.97; p = 0.020).
Questi risultati, uniti a quelli dello studio CHAARTED presentato l'anno scorso e attualmente in pubblicazione sul NEJM, forniscono un'evidenza importante a sostegno dell'impiego precoce della chemioterapia nei pazienti che ricevono terapia ormonale per il carcinoma della prostata avanzato / metastatico.