Dalle autorevoli pagine del New England, due studi randomizzati descrivono l’efficacia dell’impiego precoce di abiraterone nei pazienti con tumore della prostata avanzato ormono-sensibile. Risultati importanti, che sicuramente alimenteranno la discussione scientifica.
James ND, de Bono JS, Spears MR, Clarke NW, Mason MD, Dearnaley DP, Ritchie AWS, Amos CL, Gilson C, Jones RJ, Matheson D, Millman R, Attard G, Chowdhury S, Cross WR, Gillessen S, Parker CC, Russell JM, Berthold DR, Brawley C, Adab F, Aung S, Birtle AJ, Bowen J, Brock S, Chakraborti P, Ferguson C, Gale J, Gray E, Hingorani M, Hoskin PJ, Lester JF, Malik ZI, McKinna F, McPhail N, Money-Kyrle J, O'Sullivan J, Parikh O, Protheroe A, Robinson A, Srihari NN, Thomas C, Wagstaff J, Wylie J, Zarkar A, Parmar MKB, Sydes MR; STAMPEDE Investigators. Abiraterone for Prostate Cancer Not Previously Treated with Hormone Therapy. N Engl J Med. 2017 Jun 3. doi: 10.1056/NEJMoa1702900. [Epub ahead of print]
Fizazi K, Tran N, Fein L, Matsubara N, Rodriguez-Antolin A, Alekseev BY, Özgüroğlu M, Ye D, Feyerabend S, Protheroe A, De Porre P, Kheoh T, Park YC, Todd MB, Chi KN; LATITUDE Investigators. Abiraterone plus Prednisone in Metastatic, Castration-Sensitive Prostate Cancer. N Engl J Med. 2017 Jun 4. doi: 10.1056/NEJMoa1704174. [Epub ahead of print]
Negli ultimi anni, numerose novità si sono rapidamente “accumulate” nel trattamento del carcinoma della prostata resistente alla castrazione: in questo setting, due terapie ormonali di nuova generazione (abiraterone ed enzalutamide) hanno dimostrato un significativo impatto sulla sopravvivenza, prima quando usate dopo il fallimento del docetaxel, e poi anche quando usate in pazienti non ancora trattati con la chemioterapia.
L’unica novità recente nel trattamento della malattia ormono-sensibile era stata invece la dimostrazione dell’efficacia dell’aggiunta di docetaxel alla terapia di deprivazione androgenica, grazie ai risultati di alcuni studi randomizzati (CHARTEED e STAMPEDE) che avevano dimostrato un prolungamento della sopravvivenza con l’aggiunta della chemioterapia. Tale combinazione si è quindi recentemente affermata, nella pratica clinica, per i pazienti con elevato carico di malattia metastatica alla diagnosi.
In questo scenario, grande rilevanza assumono i risultati di due studi randomizzati di fase III, recentemente pubblicati sulle pagine del New England Journal of Medicine. Entrambi gli studi hanno valutato l’efficacia dell’aggiunta di abiraterone alla terapia di deprivazione androgenica, nei pazienti con tumore della prostata ormono-sensibile. Vediamoli nel dettaglio.
Studio STAMPEDE:
Studio LATITUDE:
Studio STAMPEDE:
Studio LATITUDE:
Entrambi gli studi randomizzati STAMPEDE e LATITUDE hanno documentato un significativo beneficio con l’impiego “precoce” di abiraterone in aggiunta alla terapia di deprivazione androgenica.
La pubblicazione di entrambi gli studi sul New England, insieme con la presentazione dei risultati di LATITUDE in sessione plenaria all’ASCO 2017, ha sicuramente portato l’attenzione dell’intera comunità scientifica su questi risultati, che sono rilevanti in termini di dimensione del beneficio di sopravvivenza globale, e quindi meriteranno di essere discussi per valutarne la potenziale ricaduta nella futura pratica clinica.
Il vantaggio dimostrato dall’abiraterone va confrontato, almeno nei pazienti sovrapponibili per criteri di inclusione, con il vantaggio già dimostrato dal docetaxel, tenendo presente che le due terapie sono ovviamente molto diverse per durata, per tossicità e per costi. Nello studio LATITUDE, l'analisi per sottogruppi non ha suggerito differenze di efficacia nella minoranza di pazienti con metastasi viscerali, né in base al numero di sedi metastatiche ossee. Nello studio STAMPEDE, i pazienti con metastasi viscerali erano percentualmente molto pochi, e non è riportato il dettaglio del numero di sedi metastatiche ossee.
I responsabili delle linee guida, a livello internazionale e nazionale, hanno sicuramente molto materiale da discutere per i prossimi aggiornamenti.