Quale terapia dopo trastuzumab/pertuzumab e T-DM1 per il trattamento di III linea del carcinoma mammario metastatico HER2-positivo? Uno scenario in continuo cambiamento...
Saura C, et al. Neratinib Plus Capecitabine Versus Lapatinib Plus Capecitabine in HER2-Positive Metastatic Breast Cancer Previously Treated With ≥ 2 HER2-Directed Regimens: Phase III NALA Trial. J Clin Oncol 2020; [published online ahead of print]
Lo studio NALA, attraverso un disegno di fase III randomizzato, confronta l’associazione di neratinib (inibitore irreversibile della tirosina chinasi pan-HER) e capecitabina (N + C) verso l’associazione di lapatinib (doppio inibitore della tirosina chinasi, reversibile) e capecitabina (L + C) in pazienti con carcinoma mammario metastatico HER2-positivo trattate con ≥ 2 precedenti regimi anti-HER2 per la malattia metastatica.
Randomizzazione: le pazienti, comprese quelle con malattia del SNC asintomatica stabile, sono state assegnate con rapporto 1:1 a uno dei seguenti gruppi di trattamento:
Co-primary endpoint: sopravvivenza libera da progressione (PFS) confermata a livello centrale e sopravvivenza globale (OS). Lo studio è da considerarsi positivo se è stato raggiunto uno dei due endpoint primari.
Lo studio ha arruolato un totale di 621 pazienti provenienti da 28 paesi:
Efficacia:
Eventi avversi più comuni (tutti i gradi, N + C verso L + C):
Il tasso di interruzione e la qualità di vita sono risultati simili tra i due gruppi.
In pazienti con carcinoma mammario metastatico HER2-positivo già trattate con almeno 2 linee di terapia anti-HER2, la combinazione di neratinib e capecitabina è risultata superiore alla combinazione lapatinib e capecitabina in termini di PFS e tempo ad intervento per la malattia encefalica.
L'FDA ha approvato neratinib per il trattamento di terza linea del carcinoma mammario metastatico HER2-positivo sulla base dello studio NALA e tale approvazione segue quella di trastuzumab deruxtecan nella stessa indicazione.
I dati di sicurezza di neratinib, nello studio NALA, sono risultati coerenti con gli studi precedenti. La diarrea è stata gestita con profilassi obbligatoria (loperamide) al ciclo 1 e, al bisogno nei cicli successivi. La diarrea è stata meno grave di quanto osservato in precedenza (di grado 3 nel 24% delle pazienti del NALA verso il 30% delle pazienti del NEfERT-T verso il 40% dello studio ExteNET).
Nell’interpretare i risultati dello studio NALA vanno ricordati i seguenti limiti:
Il contesto della terza linea anti-HER2 vede quindi 3 studi, con disegni diversi e quindi difficilmente confrontabili: