Le giovani donne portatrici di varianti patogeniche nei geni BRCA1 o BRCA2 affrontano un rischio significativamente aumentato di sviluppare carcinoma mammario, ma il comportamento clinico di questi tumori potrebbe essere diverso in base alla specifica alterazione genetica. L’accesso alla diagnosi genetica prima della diagnosi di tumore potrebbe modificare le caratteristiche cliniche e l'outcome dei pazienti. Ma cosa accade davvero in termini di sopravvivenza e risposta ai trattamenti? Il presente studio si propone di esplorare le differenze nel comportamento del carcinoma mammario in giovani portatrici di BRCA1 e BRCA2 e l’impatto dell'identificazione precoce dello stato mutazionale sulla prognosi. I risultati potrebbero avere implicazioni dirette per la gestione clinica, la sorveglianza e le strategie terapeutiche, offrendo nuove prospettive sulla personalizzazione delle cure.
Lambertini M, et al. Clinical Behavior of Breast Cancer in Young BRCA Carriers and Prediagnostic Awareness of Germline BRCAStatus. J Clin Oncol 2025 (Epub ahead of print)
Disegno dello studio
Si tratta di uno studio retrospettivo, multicentrico, condotto su scala globale, che ha coinvolto 4.752 pazienti portatrici di varianti patogenetiche/likely patogenetiche (PVs) in BRCA1 (n = 3.069) o BRCA2 (n = 1.683), diagnosticate con carcinoma mammario invasivo in stadio I-III prima dei 40 anni, tra il 2000 e il 2020, in 78 centri internazionali.
Le pazienti sono state suddivise in due coorti principali:
Popolazione e trattamenti
Analisi statistica
Messaggio principale:
Le portatrici di BRCA1 e BRCA2 presentano caratteristiche tumorali e pattern di recidiva differenti, senza differenze significative nella sopravvivenza globale a lungo termine. Tuttavia, la conoscenza prediagnostica dello stato mutazionale è associata a una diagnosi in stadio più precoce e a una minore intensità di trattamento, con una tendenza a una migliore sopravvivenza.
Punti di forza dello studio:
Limiti dello studio: