Cosa predice il beneficio da capecitabina nel trattamento del carcinoma mammario triple negative? L’analisi di campioni da studi clinici di fase III ha proposto un ruolo per il fenotipo non-basal e per alcuni biomarcatori correlati all’angiogenesi e all’attivazione stromale. Lo studio clinico di fase III GEICAM/CIBOMA si è prefisso di validare tali associazioni.
Asleh K, et al. Triple negative PAM50 non-basal breast cancer subtype predicts benefit from extended adjuvant capecitabine. Clin Cancer Res 2022 (Epub ahead of print)
Campioni tissutali di pazienti con TNBC che hanno partecipato allo studio randomizzato (chemioterapia standard neo/adiuvante seguita da capecitabina vs. osservazione) sono stati analizzati utilizzando un pannello di 164 geni NanoString customizzato che misura l’espressione di mRNA. Un piano statistico pre-pianificato è stato utilizzato per verificare il valore predittivo del sottotipo molecolare non-basal definito con PAM50 e dei tumori con aumentata espressione di (meta)geni per cellule citotossiche, mastcellule, cellule endoteliali, PDL2 e 38 geni per valutare il beneficio da capecitabina in termini di DRFS (endpoint primario) e OS.
Su un totale di 876 pazienti arruolate nello studio GEICAM/CIBOMA , 658 (75%) erano valutabili per l’analisi (337 nel braccio capecitabina e 321 nel braccio osservazione). Di questi casi, 553 (84%) sono stati profilati come PAM50 basal-like e 105 (16%) come PAM50 non-basal. Il sottotipo non-basal è risultato il principale fattore predittivo del beneficio da capecitabina (HRcapecitabina=0.19; 95%CI, 0.07-0.54; P<0.001) a differenza del sottotipo basal-like (HRcapecitabina=0.9; 95%CI, 0.63-1.28; P=0.55) (P-interaction<0.001, valore di P-aggiustato=0.01). Tra i processi biologici associati al sottotipo PAM50 non-basal è stato identificato il suo arricchimento in mast cellule, matrice extracellulare, angiogenesi e caratteristiche del sottotipo triple negative mesenchymal stem-like.
In un'analisi prespecificata dello studio GEICAM/CIBOMA, lo stato PAM50 non-basal è risultato predittivo del beneficio da capecitabina in pazienti con TNBC in stadio precoce.
Tale osservazione richiede di essere confermata da un secondo studio retrospettivo/prospettico per raggiungere un livello di evidenza 1B.
Nel contesto del carcinoma mammario triple negative in stadio precoce, e in considerazione della recente approvazione dell’immunoterapico pembrolizumab, lo studio fornisce informazioni utili per guidare la scelta terapeutica indicando quali pazienti possono beneficiare dall’impiego della capecitabina adiuvante in caso di residuo di malattia dopo terapia combinata (chemio-immuno) neoadiuvante.