Possiamo considerare la chemioterapia a base di cisplatino un trattamento gold standard del carcinoma mammario metastatico triple-negative?
Hu XC, et al. Cisplatin plus gemcitabine versus paclitaxel plus gemcitabine as first-line therapy for metastatic triple-negative breast cancer (CBCSG006): a randomised, open-label, multicentre, phase 3 trial. Lancet Oncol 2015 [Epub ahead of print]
La chemioterapia a base di platino ha un ruolo riconosciuto nel trattamento del carcinoma mammario "triple-negative" sebbene pochi studi abbiano fornito una dimostrazione formale di tale asserzione.
Uno studio cinese, open-label, randomizzato di fase III, ha confrontato i seguenti regimi quale trattamento di I linea in pazienti con carcinoma mammario metastatico triple-negative:
Il trattamento veniva somministrato fino ad un massimo di 8 cicli.
Randomizzazione: 1:1
Disegno ibrido: non inferiorità (margine 1.2) ed eventuale test per superiorità (se cisplatino + gemcitabina non inferiore a paclitaxel + gemcitabina)
Endpoint primario: progression-free survival
Sample size: 240 pazienti, 120 per braccio di trattamento.
Efficacia
Dopo un follow-up mediano di 16.3 mesi nel braccio "cisplatino + gemcitabina" e di 15.9 mesi nel braccio "paclitaxel + gemcitabina", l'hazard ratio per progression-free survival è risultato pari a 0.692 (95% IC 0.523-0.915; p non-inferiorità <0.0001, p superiorità =0.009). Pertanto il regime "cisplatino + gemcitabina" si è rivelato sia non inferiore che superiore al regime "paclitaxel + gemcitabina". La progression-free survival mediana è stata di 7.73 mesi (95% IC 6.16-9.30) con cisplatino + gemcitabina e di 6.47 mesi (95% IC 5.76-7.18) con paclitaxel + gemcitabina.
Tossicità
Eventi avversi di grado 3 o 4 con diffenza significativa tra i due bracci di trattamento (cisplatino + gemcitabina vs paclitaxel + gemcitabina) sono risultati i seguenti:
Eventi avversi di qualsiasi grado con diffenza significativa tra i due bracci di trattamento sono risultati i seguenti:
Non sono state riportate morti tossiche.
Il trattamento con cisplatino + gemcitabina è un'opzione valida nel trattamento di I linea del carcinoma mammario metastatico triple negative, specie in presenza di crisi viscerale.
Tuttavia, va notato che, nel braccio senza cisplatino dello studio in oggetto, il paclitaxel è stato somministrato con la schedula trisettimanale a 175 mg/m2, considerata subottimale rispetto alla schedula con paclitaxel settimanale.
Il valore della terapia a base di platino nel carcinoma mammario triple negative è supportato dai risultati di studi recenti nel setting neoadiuvante (Sikov WM, et al. J Clin Oncol 2015; 33:13–21; von Minckwitz G, et al. Lancet Oncol 2014; 15:747–56) . Inoltre, il trial TNT (Tutt A, et al. San Antonio Breast Cancer Symposium 2014, abstr S3-01) ha confrontato carboplatino verso docetaxel nel trattamento di prima linea del carcinoma mammario metastatico triple negative. Sebbene non sia stata evidenziata alcuna differenza nella popolazione generale, il carboplatino si è rivelato superiore al docetaxel nel trattamento dei tumori associati alla mutazione di BRCA.
Studi futuri potranno affinare il ruolo del platino nel trattamento della patologia triple negative e identificare con maggiore evidenza la popolazione per la quale è giustificato parlare di gold standard (verosimilmente in presenza di mutazione di BRCA).
In assenza di mutazione BRCA documentata, dobbiamo limitarci a considerare il platino come un'opzione valida fra i trattamenti standard del carcinoma mammario triple negative.