Pur essendo riconosciuto il ruolo della combinazione di trattamento endocrino con inibitori di CDK4/6 nel trattamento di I linea del carcinoma mammario luminale, la letteratura è carente di confronti testa a testa tra le diverse opzioni terapeutiche.
Uno studio osservazionale su oltre 700 pazienti, condotto tra le sedi di Udine e Aviano (PN), offre spunti interessanti attraverso l’analisi di una casistica real world.
Basile D, et al. First- and second-line treatment strategies for hormone-receptor (HR)-positive HER2-negative metastatic breast cancer: A real-world study. Breast 2021;57:104-112.
La terapia endocrina associata agli inibitori delle chinasi ciclino-dipendenti 4/6 (CDK4 / 6i) rappresenta il trattamento standard per il carcinoma mammario luminale in stadio avanzato. Tuttavia, mancano ancora confronti prospettici testa a testa fra le diverse opzioni di prima linea, ed è ancora cruciale definire la migliore strategia di sequenza terapeutica.
Uno studio osservazionale retrospettivo ha analizzato consecutivamente una coorte di 717 pazienti con diagnosi di carcinoma mammario luminale in stadio metastatico trattate tra il 2008 e il 2020 presso i Dipartimento di Oncologia Medica di Aviano e di Udine.
Le differenze nei diversi indicatori di outcome (overall survival: OS; progression free survival: PFS; post-progression survival: PPS) tra i diversi gruppi di trattamento sono state analizzate mediante log-rank test. Inoltre, è stato calcolato l’attrition rate (AR) tra la prima e la seconda linea di trattamento. L’AR è stato definito come il tasso di pazienti che hanno ricevuto una terapia di prima linea ma che, al momento della progressione di malattia, non hanno potuto ricevere un ulteriore trattamento a causa della stessa progressione, della morte, della tossicità, o per altre condizioni cliniche.
Sample size: 717 pazienti. Follow-up mediano: 72.8 mesi
Caratteristiche principali della popolazione in studio:
Misure di outcome:
Analisi multivariata:
La terapia endocrina di prima linea combinata con gli inibitori di CDK4/6 rappresenta lo standard nel trattamento del carcinoma mammario metastatico luminale.
Pur con i limiti di un disegno retrospettivo, l'impatto significativo della combinazione di terapia endocrina e inibitori di CDK4 6i è stato evidenziato dall’analisi di una coorte omogenea “real world”.
Lo studio ha, inoltre, suggerito un ruolo preminente per l’endocrinoterapia dopo una prima linea con inibitori di CDK4/6, supportando il valore della modifica dell’agente endocrino nel superamento di potenziali meccanismi di resistenza e nel ripristino della risposta clinica. In tal modo, una strategia endocrina sequenziale può consentire di posticipare ulteriormente l’avvio di un trattamento chemioterapico.