Patologia mammaria
Martedì, 30 Giugno 2020

La mancata aderenza alla prescrizione medica espone a un maggior rischio di metastasi

A cura di Fabio Puglisi

Uno studio ha utilizzato un metodo biochimico per valutare la presenza di tamoxifene nel siero di pazienti in trattamento adiuvante, esaminandone gli effetti sulla sopravvivenza libera da malattia a distanza.

Pistilli B, et al. Serum Detection of Nonadherence to Adjuvant Tamoxifen and Breast Cancer Recurrence Risk. J Clin Oncol 2020 [published online ahead of print]. 

 

La mancata aderenza ai trattamenti a lungo termine è un aspetto clinico spesso sottovalutato dagli stessi medici anche in ragione dell’assenza di metodi standard per la sua valutazione. In pazienti con diagnosi di carcinoma mammario luminale, la non aderenza alla terapia adiuvante con tamoxifene espone a un rischio aumentato di recidiva.  

Uno studio ha utilizzato un metodo biochimico per valutare la presenza di tamoxifene nel siero di pazienti in trattamento adiuvante, esaminandone gli effetti sulla sopravvivenza libera da malattia a distanza (distant disease free survival, DDFS).

In particolare, sono state studiate 1.177 donne in premenopausa che hanno partecipato allo studio prospettico CANTO/NCT01993498.

La definizione di non aderenza biochimica è stata basata sul riscontro di livelli sierici di tamoxifene <60 ng/mL, secondo quanto valutato un anno dopo la prescrizione. Parallelamente, attraverso interviste semistrutturate, è stata analizzata la non aderenza auto-segnalata.

Attraverso analisi di associazione è stato valutato l'impatto prognostico della mancata aderenza alla terapia con tamoxifene.

La valutazione sierica del tamoxifene ha identificato il 16% delle pazienti (n = 188) al di sotto del livello di aderenza considerato quale valore soglia. Il tasso di non aderenza riportato dalle pazienti è risultato inferiore (12,3%). Delle 188 pazienti con valori sotto-soglia di tamoxifene, la mancata aderenza è stata auto-segnalata nel 55% dei casi. 

Dopo un follow-up mediano di 24.2 mesi dalla valutazione sierica di tamoxifene, le pazienti risultate biochimicamente non aderenti avevano una DDFS significativamente più breve (Hazard ratio per recidiva a distanza o morte 2.31; IC al 95% 1.05-5.06; P = 0.036), con l'89.5% delle pazienti vive e senza recidiva a distanza a 3 anni nella coorte non aderente contro il 95.4% nella coorte aderente.

Interventi mirati che facilitino l’aderenza al trattamento endocrino adiuvante sono necessari e hanno il potenziale di migliorare l’outcome a breve termine in pazienti con diagnosi di carcinoma mammario luminale.  

Lo studio ha dimostrato come il monitoraggio biochimico del tamoxifene possa rappresentare un metodo utile per identificare tempestivamente le pazienti che non assumono la terapia in accordo a quanto prescritto.

L’identificazione delle pazienti non aderenti, inoltre, potrebbe consentire di intercettare precocemente nella traiettoria di trattamento determinate situazioni a maggior rischio di ricaduta.