La ricerca italiana si fa trovare pronta a indagare una fra le più affascinanti potenzialità della biopsia liquida. La patologia è quella mammaria nel setting avanzato, il trattamento è la prima linea antiormonale + inibitore di CDK 4/6 (letrozolo + ribociclib), il biomarcatore indagato mediante biopsia liquida è l’attività di timidina chinasi 1 (enzima chiave nella sintesi del DNA e indice di proliferazione cellulare), lo studio è il BioItaLEE di fase IIIb, i risultati sono molto interessanti.
Malorni L, et al. Serum thymidine kinase activity in patients with HR-positive/HER2-negative advanced breast cancer treated with ribociclib plus letrozole: results from the prospective BioItaLEE trial. Eur J Cancer 2023 (in press);
La Timidina chinasi 1 (TK1) è un enzima che agisce a valle del pathway di CDK4/6, svolgendo un ruolo chiave nella sintesi del DNA. L’attività di TK1 quale biomarcatore di proliferazione cellulare è valutabile a livello sierico con un approccio di biopsia liquida.
Complessivamente, lo studio ha arruolato 287 pazienti e i risultati sono stati analizzati ad un follow-up mediano di 26.9 mesi.
Lo studio BIOITALEE (nomen omen) riporta l’esperienza, tutta italiana, dell’impiego della biopsia liquida per valutare dinamicamente il ruolo prognostico di un biomarcatore, nel caso specifico i livelli sierici dell’attività di Timidina Chinasi 1 (sTKa).
I livelli di sTKa, analizzati a diversi time points (al basale pre-trattamento e in modo dinamico in corso di terapia) in pazienti con carcinoma mammario HR+/HER2- trattate in prima linea con ribociclib e letrozolo, hanno fornito importanti informazioni prognostiche in termini di progression free survival. L’associazione con l’outcome è risultata indipendente dai fattori clinico-patologici classici.