Who and what? Chi è candidato a ricevere la chemioterapia? Quale regime proporre? Domande cruciali che sintetizzano la complessità delle decisioni terapeutiche in oncologia. Parliamo di carcinoma mammario, di intento adiuvante e di soggetti "anagraficamente" non più giovani. Quali fattori orientano la scelta?
Hyman B. Muss, personalità di riferimento in oncologia geriatrica, descrive i passaggi chiave che guidano il processo decisionale terapeutico.
Muss HB. Adjuvant chemotherapy in older women with breast cancer: who and what? J Clin Oncol 2014;32:1996-2000.
L'incidenza del carcinoma mammario aumenta con l'età e quasi la metà dei casi si verifica in donne sopra i 65 anni. Negli ultimi anni la mortalità è diminuita sensibilmente, sebbene le donne anziane non abbiano beneficiato al pari delle più giovani. Tale dato si conferma anche dopo aver adottato i correttivi per i fattori confondenti (es. mortalità per altre cause) e fa ipotizzare una responsabilità nel minor uso del trattamento adiuvante. Un'ampia percentuale di pazienti anziane si presenta con tumori che esprimono i recettori ormonali in assenza di iperespressione di HER2. In tali casi, il trattamento antiormonale adiuvante è la scelta più semplice. La sfida è stabilire quando impiegare la chemioterapia adiuvante e, una volta deciso a favore del trattamento, quale terapia proporre.
E' noto come vi sia una eterogeneità nello stato di salute delle pazienti anziane e come l'età cronologica da sola non sia affidabile nel descrivere lo stato funzionale e nel guidare le scelte terapeutiche. L'aspettativa di vita, cruciale nella decisione se trattare o non trattare, può essere calcolata mediante strumenti disponibili online (es. www.eprognosis.org).
Una volta stimata l'aspettativa di vita, la domanda centrale in una paziente con carcinoma mammario HER2 negativo ed ER e/o PGR positivo riguarda il valore della chemioterapia in aggiunta alla terapia endocrina. Pazienti con aspettativa di vita inferiore a 5 anni non dovrebbero ricevere mai la chemioterapia, indipendentemente dallo stadio. Viceversa, laddove l'aspettativa di vita è superiore a 5 anni, la chemioterapia può rappresentare una valida opzione.
La decisione sull'impiego della chemioterapia deve tener conto anche della tossicità dei trattamenti. Gli studi nei soggetti anziani hanno documentato l'effetto deleterio dei regimi che interferiscono con la funzionalità e l'indipendenza.
Quale scegliere tra i possibili regimi di chemioterapia adiuvante?
Se decidiamo per la chemioterapia, quale regime scegliere?
In termini di efficacia, sappiamo che:
In termini di tossicità:
La scelta riguardo al trattamento adiuvante chemioterapico nelle donne anziane prevede:
Fra i diversi regimi proponibili, lo schema TC x 4 cicli costituisce una valida opzione (ricordarsi il supporto con G-CSF per il rischio di neutropenia febbrile che eccede il 20%).