Patologia mammaria
Lunedì, 27 Giugno 2022

Se non è HER2-positivo, cos’è? Districarsi fra le diverse espressioni di HER2

A cura di Fabio Puglisi

Cosa sappiamo delle caratteristiche clinico-patologiche e della prognosi nel carcinoma mammario HER2-negativo? C’è differenza tra le forme HER2-low e le forme HER2-0? Uno studio condotto al Dana-Farber Brigham Cancer Center e coordinato dal talentuoso Paolo Tarantino prova a fornire le prime informazioni. 

Tarantino P, et al. Prognostic and Biologic Significance of ERBB2-Low Expression in Early-Stage Breast Cancer. JAMA Oncol 2022 (Epub ahead of print)

Uno studio di coorte ha indagato se la bassa espressione di HER2 sia associata con caratteristiche clinico-patologiche e con la prognosi in pazienti con carcinoma mammario positivo per i recettori ormonali (HR+) o triple-negative (TNBC).

I dati sono stati estrapolati da un database istituzionale alimentato prospetticamente al Dana-Farber Brigham Cancer Center di Boston, su pazienti consecutivi sottoposti a chirurgia per carcinoma mammario tra gennaio 2016 e marzo 2021. 

Lo studio ha incluso 5235 pazienti con carcinoma mammario infiltrante, HER2-negativo in stadio I-III. I tumori sono stati classificati come HER2-low in presenza di uno score immunoistochimico di 1+ o 2+ con assenza di amplificazione genica con metodica -ISH. I tumori con score 0 sono stati classificati come HER2-0. 

Analisi: Confronto delle caratteristiche clinico-patologiche e delle misure di outcome (risposta patologica completa [pCR], disease-free survival, distant disease-free survival, overall survival) tra pazienti con carcinoma HER2-low ed HER2-0.

Tra i 5235 pazienti con carcinoma mammario HER2-negativo (5191 [99.2%] donne; età mediana alla chirurgia primaria [range], 59.0 [21.0-95.0] anni), 2917 pazienti (55.7%) hanno avuto una diagnosi di carcinoma HER2-low e 2318 patients (44.3%) una diagnosi di carcinoma HER2-0. 

L’espressione dei recettori ormonali è stata più comunemente osservata nelle forme HER2-low rispetto alle HER2-0 (2643 pazienti [90.6%] vs 1895 pazienti [81.8%]; P < .001). È stata osservata una percentuale crescente di HER2-low in funzione dell’espressione dei recettori estrogenici (ER) (p<0.001):

  • Carcinomi ER-negativi: 296/739, 40.1%
  • Carcinomi con bassa (1%-9%) espressione di ER: 31/67, 46.3%
  • Carcinomi con moderata (10%-49%) espressione di ER: 37/67, 55.2%
  • Carcinomi con alta (50%-95%) espressione di ER: 2047/3542, 57.8%
  • Carcinomi con molto alta (>95%) espressione di ER: 49/803, 62.1%

Fra i 675 pazienti trattati con chemioterapia neoadiuvante, è stato osservato un tasso di pCR più elevato fra i casi con carcinoma HER2-0 (95 [26.8%] vs 53 [16.6%]; P = .002). Tuttavia, non è emersa alcuna differenza significative nel tasso di pCR tra le forme HER2-low e le forme HER2-0 quando sono i diversi sottogruppi (HR-positivi, ER-low, HR-positivi senza ER-low, o i TNBC) sono  stati analizzati separatamente. Nell’analisi di sopravvivenza esploratoria, non sono state evidenziate differenze significative in termini di disease-free survival, distant disease-free survival  e overall survival in base all’espressione di HER2 nelle  forme  HR-positive o di TNBC.

In base ai risultati di uno studio di coorte, il carcinoma mammario HER2-low non sembra avere i requisiti per essere considerato un sottotipo biologico con caratteristiche distinte. 

La bassa espressione di HER2 è associata all’espressione dei recettori estrogenici (ER), con l’evidenza che i tumori ER-low (1-9% di espressione) sono maggiormente rappresentati fra le forme HER2-0. In altre parole, tra i tumori classificati tradizionalmente come HER2-negativi, le diverse espressioni di HER2 e di ER sono direttamente associate, con la maggior parte dei tumori ER-low che rientrano tra gli HER2-0 (score 0 all’immunoistochimica) e la maggior parte dei tumori con ER ≥10% che rientrano tra gli HER2-low (score 1+ o 2+ all'immunoistochimica, con eventuale esame -ISH negativo).

Limiti principali dello studio: 

  • Assenza di una revisione centralizzata riguardo all’espressione di HER2 (la precisione del dato potrebbe risentire di un utilizzo non mirato alla decisione terapeutica).
  • Follow-up a lungo termine ancora breve per consentire confidenza nella interpretazione delle associazioni con la sopravvivenza.