Patologia mammaria
Martedì, 03 Dicembre 2019

Si può evitare la chemioterapia adiuvante nel carcinoma mammario triple negative?

A cura di Fabio Puglisi

Che alcuni sottogruppi di carcinoma mammario triple negative con sTILs (stromal tumor-infiltrating lymphocytes) si caratterizzino per una buona prognosi è noto. D’altro canto, è meno noto quale sia la prognosi in assenza di chemioterapia adiuvante.

Park JH, et al. Prognostic value of tumor-infiltrating lymphocytes in patients with early-stage triple-negative breast cancers (TNBC) who did not receive adjuvant chemotherapy. Ann Oncol 2019 [Epub ahead of print] 

 

Una pooled analysis è stata condotta su 4 coorti di triple negative breast cancer (TNBC) in pazienti non trattate con chemioterapia adiuvante.
Lo studio è stato avviato presso l’Istituto Gustave Roussy a cui si sono aggiunti altri 3 Centri (Institut Curie, Parigi; Istituto Europeo di Oncologia, Milano; Asan Medical Center, Seoul).
Gli sTILs sono stati valutati sui campioni chirurgici considerati più rappresentativi in accordo ai criteri internazionali (http://www.tilsinbreastcancer.org).
Per l’analisi statistica sono stati impiegati modelli di regressione secondo Cox al fine di valutare la invasive disease-free survival (iDFS), la distant disease-free survival (D-DFS), e l’overall survival (OS), valutando gli sTILs come variabile continua aggiustata per gli altri fattori prognostici noti.

In totale, sono stati analizzati i dati individuali di 476 pazienti da 4 centri distinti, la cui diagnosi è avvenuta tra il  1989 e il 2015. 

  • Età mediana: 64 anni. 
  • Tumor size mediano: 1.6 cm 
  • Percentuale di N0: 83%. 
  • Livello mediano di sTILs: 10% (primo e terzo quartile: 4% e 30%).

Un grado tumorale elevato è risultato associato ad alti livelli di  sTILs (P<10-3). Eventi osservati: 107 morti, 173 eventi iDFS e 118 eventi D-DFS.

In analisi multivariata, gli sTILs sono risultati un fattore prognostico indipendente per tutti gli endpoint analizzati. Ad ogni incremento del 10% in sTILs è corrisposto un hazard ratio di 0.90 [95% confidence interval (CI) 0.82-0.97] per iDFS, 0.86 (95% CI 0.77-0.95) per D-DFS, e 0.88 (95% CI 0.79-0.98) per OS. 

In pazienti con carcinoma mammario in stadio I e livelli di sTILs ≥30% (n=74), la 5-year iDFS è stata del 91% (95% CI 84%-96%), la D-DFS del 97% (95% CI 93%-100%), e l’OS del 98% (95% CI 95%-100%).

Attraverso la valutazione dei linfociti stromali infiltranti il tumore è possibile ottenere importanti informazioni prognostiche.
Di particolare interesse, l’identificazione di un sottogruppo di carcinomi mammari triple negative in stadio I, in cui livelli di sTILs ≥30% conferiscono una prognosi eccellente senza chemioterapia adiuvante (probabilità di recidiva a distanza a 5 anni: 3%).

Lo studio è in linea con una recente analisi retrospettiva che aveva evidenziato un rischio di evento iDFS dimezzato in pazienti con >50% di TILs stromali o intratumorali se confrontato con il rischio di pazienti con <50% di TILs (HR= 0.47; 95% CI 0.24–0.90).

Una de-escalation terapeutica sembra quindi possibile in pazienti con TNBC in stadio I e ≥30%, specie in presenza di fattori predittivi di maggiore tossicità dalla chemioterapia (es. pazienti anziane e/o con co-morbidità).
Inoltre, considerato che oggi la chemioterapia nella patologia triple negative viene proposta per lo più in fase neo-adiuvante, una valutazione degli sTILs dovrebbe essere effettuata già alla diagnosi (cioè su biopsia percutanea) per indirizzare all’intervento quei casi in cui la chemioterapia è, almeno potenzialmente, evitabile.

Principale caveat nell’interpretazione dei dati: ad eccezione del Gustave Roussy, dove le pazienti non avevano ricevuto la chemioterapia perché parte di uno studio randomizzato, un selection bias nell’esclusione dal trattamento sistemico può essere ipotizzato per gli altri 3 Centri.