Gli inibitori di HMG-CoA (3-idrossi-3-metil-glutaril-coenzima A reduttasi (HMG-CoA), meglio noti come statine, sono farmaci utilizzati per i loro effetti terapeutici sulla ipercolesterolemia. Alcuni studi documentano un potenziale effetto delle statine sulla prognosi di pazienti con carcinoma mammario. Tuttavia, i risultati sono contraddittori e, pertanto, non conclusivi. Una revisione sistematica della letteratura analizza i dati disponibili e distingue l'effetto prognostico in base al tipo di statina utilizzato.
Liu B, et al. The relationship between statins and breast cancer prognosis varies by statin type and exposure time: a meta-analysis. Breast Cancer Res Treat 2017 [Epub ahead of print]
L'effetto delle statine sulla prognosi di pazienti con carcinoma mammario è stato recentemente supportato da un sottostudio del trial di endocriterapia BIG-1 98.
Una metanalisi ha fatto il punto sul diverso effetto prognostico delle statine in base a:
Strategia di ricerca della letteratura: MEDLINE (via PubMed), EMBASE (via OvidSP), Cochrane Library, ISI Web of Knowledge utilizzando i seguenti termini: ‘‘breast neoplasms[MeSH],’’ ‘‘statins’’ or ‘‘lipid lowering drug,’’ ‘‘prognosis’’ or ‘‘survival,’’ or ‘‘mortality’’ or ‘‘outcome’’. Data ultima per la ricerca: 15 ottobre 2016.
Criteri di eleggibilità degli studi:
Categorizzazione delle statine in base alla diversa solubilità:
Inizialmente sono stati identificati 69 articoli di cui 7 sono stati inclusi nella metanalisi per un totale di 197.048 donne con diagnosi di carcinoma mammario. Il follow-up è risultato superiore ai 4 anni in 4 studi su 7.
Globalmente, è stata osservata un'associazione significativa tra uso di statine e minore mortalità, sebbene l'effetto prognostico sia stato condizionato dal tipo di statina e dal tempo di esposizione alla terapia ipolipemizzante.
Intera casistica:
Prognosi in base al tipo di statina:
Prognosi in base al periodo di follow-up:
In pazienti con diagnosi di carcinoma mammario, l'effetto delle statine sulla mortalità causa-specifica (cancro-specifica) appare condizionato dal tipo di statina e dal periodo di follow-up analizzato.
Le statine lipofiliche sembrano avere un effetto protettivo maggiore e l'associazione con la prognosi si osserva nelle casistiche con meno di 4 anni di follow-up.
Sebbene i risultati della metanalisi siano interessanti e anche in linea con studi preclinici (inibizione della crescita di linee cellulari di carcinoma mammario limitata alle statine lipofiliche), alcuni limiti vanno riconosciuti:
Studi futuri dovranno cercare di migliorare la qualità delle informazioni, focalizzando l'attenzione su caratteristiche quali: