Lo studio GIM14/BIOMETA si concentra su un aspetto cruciale del carcinoma mammario metastatico HR-positivo/HER2-negativo: il percorso terapeutico dalla combinazione di inibitori CDK 4/6 con terapia endocrina alla scelta della terapia di seconda linea. La ricerca non si limita a confrontare le opzioni terapeutiche ma esplora il significato prognostico di alcuni fattori, come lo stato HER2-low o HER2-zero, e la sensibilità o resistenza endocrina.
Molinelli C, et al. The journey of patients affected by metastatic hormone receptor-positive/HER2-negative breast cancer from CDK 4/6 inhibitors to second-line treatment: A real-world analysis of 701 patients enrolled in the GIM14/BIOMETA study. Eur J Cancer 2024;213:115113. doi: 10.1016/j.ejca.2024.115113. Epub ahead of print.
Lo studio è un’analisi multicentrica, retrospettiva e prospettica, condotta in 26 istituzioni italiane tra il 2014 e il 2023, che include 701 pazienti con carcinoma mammario metastatico HR-positivo/HER2-negativo.
Popolazione dello studio: le pazienti sono state trattate in prima linea con inibitori CDK 4/6 (palbociclib, ribociclib, abemaciclib) combinati a terapia endocrina (letrozolo, anastrozolo, fulvestrant).
Criteri di inclusione: diagnosi di metastasi tra il 2000 e il 2023; stato HER2-zero o HER2-low; dati disponibili su resistenza/sensibilità endocrina.
Endpoint primari: Tempo alla sospensione del trattamento (TTD) e sopravvivenza globale (OS).
HER2-low vs HER2-zero
Resistenza/sensibilità endocrina
Terapie di seconda linea
Lo studio conferma l’efficacia degli inibitori CDK 4/6 in combinazione con terapia endocrina come standard di prima linea per il carcinoma metastatico HR+/HER2-, indipendentemente dallo stato HER2. Tuttavia, emerge chiaramente come la resistenza endocrina primaria rappresenti un fattore prognostico sfavorevole, associato a una ridotta durata dei trattamenti e a una peggiore sopravvivenza.
Messaggi principali dello studio
Punti di forza:
Punti di debolezza: