Patologia mammaria
Domenica, 17 Novembre 2024

Terapia del carcinoma mammario metastatico HR-positivo/HER2-negativo: lo studio GIM-14 impartisce lezioni dal mondo reale

A cura di Fabio Puglisi

Lo studio GIM14/BIOMETA si concentra su un aspetto cruciale del carcinoma mammario metastatico HR-positivo/HER2-negativo: il percorso terapeutico dalla combinazione di inibitori CDK 4/6 con terapia endocrina alla scelta della terapia di seconda linea. La ricerca non si limita a confrontare le opzioni terapeutiche ma esplora il significato prognostico di alcuni fattori, come lo stato HER2-low o HER2-zero, e la sensibilità o resistenza endocrina. 

Molinelli C, et al. The journey of patients affected by metastatic hormone receptor-positive/HER2-negative breast cancer from CDK 4/6 inhibitors to second-line treatment: A real-world analysis of 701 patients enrolled in the GIM14/BIOMETA study. Eur J Cancer 2024;213:115113. doi: 10.1016/j.ejca.2024.115113. Epub ahead of print. 

Lo studio è un’analisi multicentrica, retrospettiva e prospettica, condotta in 26 istituzioni italiane tra il 2014 e il 2023, che include 701 pazienti con carcinoma mammario metastatico HR-positivo/HER2-negativo.

Popolazione dello studio: le pazienti sono state trattate in prima linea con inibitori CDK 4/6 (palbociclib, ribociclib, abemaciclib) combinati a terapia endocrina (letrozolo, anastrozolo, fulvestrant).

Criteri di inclusione: diagnosi di metastasi tra il 2000 e il 2023; stato HER2-zero o HER2-low; dati disponibili su resistenza/sensibilità endocrina.

Endpoint primari: Tempo alla sospensione del trattamento (TTD) e sopravvivenza globale (OS).

HER2-low vs HER2-zero

  • Nessuna differenza significativa in TTD (HER2-low: 27.60 mesi; HER2-zero: 26.16 mesi, HR=1.00, p=0.972) o OS (>60 mesi per entrambi i gruppi, p=0.398).

Resistenza/sensibilità endocrina

  • Endocrino-sensibili: TTD mediano di 33.24 mesi; OS mediana di 69.24 mesi.
  • Resistenza endocrina primaria: TTD mediano di 17.40 mesi; OS mediana di 32.64 mesi.
  • Resistenza endocrina secondaria: TTD mediano di 19.92 mesi; OS mediana non raggiunta.

Terapie di seconda linea

  • Nessuna differenza significativa nel TTD tra capecitabina (6.11 mesi), chemioterapia con taxani (5.06 mesi), everolimus+exemestane (5.39 mesi) e fulvestrant (6.44 mesi, p=0.188).
  • Pazienti con profilo meno aggressivo (malattia de novo, presentazione ossea) più frequentemente trattati con fulvestrant.

Lo studio conferma l’efficacia degli inibitori CDK 4/6 in combinazione con terapia endocrina come standard di prima linea per il carcinoma metastatico HR+/HER2-, indipendentemente dallo stato HER2. Tuttavia, emerge chiaramente come la resistenza endocrina primaria rappresenti un fattore prognostico sfavorevole, associato a una ridotta durata dei trattamenti e a una peggiore sopravvivenza.

Messaggi principali dello studio

  • Gli inibitori CDK 4/6 dimostrano un’efficacia comparabile tra i gruppi HER2-low e HER2-zero, rafforzando la loro applicabilità trasversale in questo setting.
  • La resistenza endocrina primaria determina un forte impatto prognostico negativo, evidenziando la necessità di strategie terapeutiche mirate per questo sottogruppo di pazienti.
  • Le opzioni di seconda linea mostrano un’efficacia comparabile in termini di TTD, suggerendo che la scelta del trattamento debba essere guidata dal profilo clinico del paziente e dalla presentazione della malattia.

Punti di forza:

  • Ampia coorte multicentrica, con rappresentazione real-world.
  • Approfondita analisi del ruolo prognostico della resistenza endocrina e dello stato HER2.

Punti di debolezza:

  • Mancanza di una centralizzazione nella revisione istologica e nella valutazione della malattia.
  • Disegno osservazionale, con potenziale eterogeneità nei trattamenti.
  • Assenza di confronto diretto tra i nuovi farmaci approvati di recente.