Patologia mammaria
Martedì, 16 Gennaio 2018

Una questione viscerale?

A cura di Fabio Puglisi

L’efficacia e la sicurezza della combinazione palbociclib più terapia endocrina in donne con carcinoma mammario HR+ HER2- in stadio avanzato è stata analizzata in funzione della presenza o meno di metastasi viscerali.

Turner NC, et al. Clinical Considerations of the Role of Palbociclib in the Management of Advanced Breast Cancer Patients With and Without Visceral Metastases. Ann Oncol 2018; published ahead of print.

 

Donne in stato pre- e postmenopausal con evidenza di progressione di malattia dopo una precedente endocrinoterapia (studio PALOMA-3; N=521) e donne in stato postmenopausale non trattate per la malattia metastatica (studio PALOMA-2; N=666), a seguito di randomizzazione 2:1, sono state assegnate a ricevere rispettivamente fulvestrant o letrozolo + palbociclib o endocrinoterapia + placebo.
L’analisi di questo sottostudio ha valutato la progression-free survival (PFS), la sicurezza, e la patient-reported quality of life (QoL) in base al trattamento ricevuto e alla presenza o meno di metastasi viscerali.

Risultati:
La presenza di metastasi viscerali è risultata più alta in pazienti con precedente resistenza alla terapia endocrina (58.3%, PALOMA-3) rispetto alle pazienti “naive” (48.6%, PALOMA-
2).
Fra le pazienti del PALOMA-3 con malattia viscerale la PFS mediana è risultata pari a 9.2
mesi con la combinazione palbociclib + fulvestrant verso i 3.4 mesi del braccio placebo [hazard
ratio (HR), 0.47; 95% IC, 0.35−0.61], e il tasso di risposte obiettive (ORR) 28.0% verso 6.7%, rispettivamente. In pazienti senza malattia viscerale, la PFS mediana è stata di 16.6 mesi
verso 7.3 mesi (HR 0.53; 95% IC, 0.36−0.77).

Fra le pazienti “naive” per terapia e con metastasi viscerale (studio PALOMA-2), è stata osservata una PFS mediana di 19.3 mesi con palbociclib + letrozole verso i 12.9 mesi del braccio placebo + letrozole (HR, 0.63; 95% IC, 0.47−0.85); l’ORR è stato pari a 55.1% verso 40.0%; in assenza di malattia viscerale, la mediana di PFS non è stata raggiunta nel braccio palbociclib +
letrozole ed è risultata di 16.8 mesi nel braccio di controllo (HR, 0.50; 95% IC, 0.36−0.70).

Nel PALOMA-3, fra le pazienti con malattia viscerale, il trattamento con palbociclib e fulvestrant
ha ritardato significativamente il deterioramento della qualità di vita rispetto al solo fulvestrant.

Nel PALOMA-2, l’aggiunta di palbociclib al letrozolo ha mantenuto stabile la qualità di vita.

BOTTOM LINE:

Il riscontro di metastasi viscerali è risultato maggiore in pazienti con precedente resistenza alla terapia endocrina (58.3%, PALOMA-3) rispetto alle pazienti “naive” (48.6%, PALOMA-2).

Fra le pazienti dello studio PALOMA-3 con malattia viscerale la PFS mediana è risultata pari a 9.2
mesi con la combinazione palbociclib + fulvestrant verso i 3.4 mesi del braccio placebo [hazard
ratio (HR), 0.47; 95% IC, 0.35−0.61], e il tasso di risposte obiettive (ORR) 28.0% verso 6.7%, rispettivamente. In pazienti senza malattia viscerale, la PFS mediana è stata di 16.6 mesi
verso 7.3 mesi (HR 0.53; 95% IC, 0.36−0.77).

Fra le pazienti “naive” per terapia e con metastasi viscerale (studio PALOMA-2), è stata osservata una PFS mediana di 19.3 mesi con palbociclib + letrozolo verso i 12.9 mesi del braccio placebo + letrozolo (HR, 0.63; 95% IC, 0.47−0.85); l’ORR è stato pari a 55.1% verso 40.0%; in assenza di malattia viscerale, la mediana di PFS non è stata raggiunta nel braccio palbociclib + letrozolo ed è risultata di 16.8 mesi nel braccio di controllo (HR, 0.50; 95% IC, 0.36−0.70).

Nel PALOMA-3, fra le pazienti con malattia viscerale, il trattamento con palbociclib e fulvestrant
ha ritardato significativamente il deterioramento della qualità di vita rispetto al solo fulvestrant.

Nel PALOMA-2, l’aggiunta di palbociclib al letrozolo ha mantenuto stabile la qualità di vita.

La terapia di combinazione “palbociclib + endocrinoterapia” ha prolungato la sopravvivenza libera da progressione (PFS) mediana e migliorato il tasso di risposte obiettive in pazienti sia pre-trattate che naive per trattamento anti-ormonale.

Inoltre, il beneficio è stato osservato anche in presenza di malattia viscerale, supportando ulteriormente l’indicazione al non utilizzo della chemioterapia in tale contesto clinico.

Nelle pazienti pre-trattate e con malattia viscerale, l’aggiunta di palbociclib al fulvestrant ha posticipato il peggioramento della qualità di vita.