I dati erano noti da mesi, e avevano già portato alla registrazione da parte dell'FDA. Ora finalmente abbiam visto presentare lo studio (Spigel, abs 8809): nivolumab batte docetaxel come seconda linea dei tumori squamosi del polmone.
Lo studio CHECKMATE017 ha randomizzato 272 pazienti con NSCLC squamoso a ricevere nivolumab 3 mg/kg (n = 135) ogni 2 settimane oppure docetaxel 75 mg/m2(n = 137) ogni 3 settimane.
Obiettivo primario dello studio era la dimostrazione di superiorità in termini di sopravvivenza globale.
I pazienti non erano selezionati sulla base dell'espressione di PDL1.
I pazienti assegnati a nivolumab hanno avuto una sopravvivenza migliore rispetto a docetaxel: OS mediana 9.2 mesi vs 6.0 mesi, Hazard Ratio 0.59; 95% CI 0.44 - 0.79; p = 0.00025.
Il nivolumab è anche risultato associato ad un miglioramento significativo della PFS (Hazard Ratio 0.62; 95% CI 0.47 - 0.81; p = 0.0004), e ad un miglioramento significativo delle risposte obiettive (20% vs 8%).
L'analisi esplorativa del ruolo predittivo dell'espressione di PDL1 non ha evidenziato una netta differenza nell'efficacia relativa dei trattamenti a seconda del livello di espressione.
Insieme ai risultati dello studio "gemello" condotto nei non squamosi e presentato ieri, i risultati di questo studio segnano un importante avanzamento nella terapia di seconda linea del NSCLC, e rappresentano probabilmente solo i primi passi di questa nuova categoria di farmaci. A breve, probabilmente, avremo molte altre novità in questo capitolo!