Presentati da Luis Paz Ares i risultati dello studio CHECKMATE057, che confrontava nivolumab e docetaxel come terapia di seconda linea dei pazienti con NSCLC avanzato ad istologia non squamosa. Sopravvivenza migliore per il nivolumab.
Lo studio ha randomizzato 582 pazienti a ricevere docetaxel o nivolumab.
Endpoint primario era la sopravvivenza globale.
Nivolumab ha dimostrato un prolungamento significativo della sopravvivenza globale: OS mediana 12.2 vs 9.4 mesi, Hazard Ratio 0.73 (intervallo di confidenza al 95% 0.59-0.89), p=0.0015.
Nivolumab è risultato associato ad un miglioramento della percentuale di risposte obiettive (19% vs 12%), mentre la sopravvivenza libera da progressione non è risultata significativamente differente tra i 2 bracci.
I dati relativi all’espressione di PDL1 suggeriscono un ruolo predittivo per l’efficacia del nivolumab (evidente superiorità nei casi con espressione positiva, nessuna differenza nei casi negativi), ma il cutoff non è ancora ben definito.
Dopo i risultati dello studio CHECKMATE017 condotto negli squamosi, comunicati nei mesi scorsi, questo è il secondo studio randomizzato che dimostra la superiorità dell’immunoterapia rispetto al docetaxel come terapia di seconda linea del NSCLC avanzato.