Per decenni, si è detto che il trend di crescita di incidenza e mortalità per tumore del polmone l’avrebbe reso, anche nelle donne, la prima causa di morte oncologica. Ora, secondo i dati dell’IARC appena pubblicati, il triste sorpasso sul tumore della mammella è compiuto
Torre LA, Bray F, Siegel RL, Ferlay J, Lortet-Tieulent J, Jemal A. Global cancer statistics, 2012. CA Cancer J Clin. 2015 Feb 4.
La recente pubblicazione su CA: A Cancer Journal for Clinicians presenta i dati epidemiologici relativi all’anno 2012, basandosi sulle stime GLOBOCAN, prodotte dallo IARC (International Agency for Research on Cancer).
Dal punto di vista metodologico, va sottolineato che lo sforzo di produrre statistiche aggiornate a livello mondiale si basa, per l’incidenza, su dati prodotti, in alcuni casi, da registri che coprono l’intera popolazione di uno stato, ma, in altri casi, da registri limitati ad alcune regioni o alcuni distretti. Per quanto riguarda la mortalità, la WHO (Organizzazione Mondiale della Sanità) raccoglie dati nazione per nazione, anche se, come nel caso dell’incidenza, nonostante gli sforzi, è inevitabile una qualità dei dati abbastanza eterogenea.
GLOBOCAN produce, nazione per nazione, stime di incidenza e mortalità per 27 neoplasie, e dividendo la popolazione per sesso e per 10 fasce di età.
L’intero database GLOBOCAN può essere consultato online (vedi link in calce).
Sulla base delle stime GLOBOCAN, complessivamente nel 2012 ci sono stati nel mondo circa 14,1 milioni di nuovi casi di tumore, e circa 8,2 milioni di decessi per tumore.
Dal confronto con i dati precedenti emerge che, nel corso degli anni, il numero di nuovi casi e di decessi ha visto un aumento notevole nei paesi in via di sviluppo rispetto ai paesi storicamente industrializzati. In particolare, i paesi in via di sviluppo rendono conto, oggi, di circa il 57% dei casi e di circa il 65% delle morti per cancro.
Nel sesso maschile, il tumore del polmone rimane la prima causa di morte oncologica, sia nei paesi industrializzati sia nei paesi in via di sviluppo.
Nel sesso femminile, il tumore del polmone, considerando i paesi industrializzati, ha superato il carcinoma mammario come prima causa di morte oncologica. Al momento, nei paesi in via di sviluppo, il carcinoma mammario rimane la prima causa di morte.
Considerando tutti i tumori insieme, l’incidenza nei paesi tradizionalmente sviluppati rimane maggiore rispetto ai paesi in via di sviluppo (circa il doppio), sia nei maschi che nelle femmine, ma il divario in termini di mortalità è molto minore, enfatizzando quindi che la letalità dopo una diagnosi di tumore è maggiore nei paesi in via di sviluppo.
Il “sorpasso” operato dal tumore del polmone rispetto al carcinoma mammario come prima causa di morte oncologica nelle donne dei paesi più sviluppati non è sorprendente, in quanto preceduto, negli scorsi decenni, da un costante trend di incremento della mortalità. Dal punto di vista epidemiologico, per quanto oggi sappiamo che una quota di casi, specialmente nelle donne in giovane età, non è attribuibile al fumo, è comunque evidente l’associazione delle modifiche di incidenza e mortalità per tumore al polmone nelle donne con l’incremento dell’abitudine al fumo di sigaretta negli scorsi decenni.
Più in generale, commentando la distribuzione di incidenza e mortalità delle varie neoplasie, gli autori della recente pubblicazione su CA Cancer Journal for Clinicians sottolineano che i principali fattori di rischio associati con I tumori, a livello mondiale, sono il fumo di sigaretta, l’obesità e il sovrappeso, lo scarso esercizio fisico e le infezioni.
Nell'ambito del recente dibattito sulla pubblicazione di Science (Tomasetti C, Vogelstein B. Cancer etiology. Variation in cancer risk among tissues can be explained by the number of stem cell divisions. Science. 2015 Jan 2;347:78-81), a proposito della “sfortuna” che determinerebbe un’elevata proporzione di casi di tumore rispetto alla predisposizione genetica ed ai fattori ambientali, ci sembra importante ricordare che una percentuale rilevante di nuovi casi (e quindi di morti) per cancro potrebbe essere evitata mediante l’adozione di efficaci misure di prevenzione, in primis la lotta al tabacco.