Uno studio di popolazione inglese descrive la mortalità nei pazienti diabetici con tumore del polmone in base all’assunzione di metformina. I risultati sono purtroppo non conclusivi, ma l’argomento resta affascinante.
Menamin, Úna C.Mc et al. Metformin use and survival from lung cancer: A population-based cohort study. Lung Cancer 2016, January 23 [Epub ahead of print]
Numerosi studi preclinici hanno suggerito che la metformina, farmaco ipoglicemizzante orale ampiamente impiegato nel trattamento del diabete, sia in grado di interferire con i meccanismi di progressione tumorale, riducendo il rischio o migliorando la prognosi di vari tumori solidi.
In particolare, studi interessanti hanno suggerito un vantaggio in termini di sopravvivenza per i pazienti che assumevano metformina nell’ambito di casistiche di tumore della mammella, tumore della prostata, tumore del colon-retto.
Autori irlandesi hanno pubblicato su Lung Cancer i risultati di uno studio di coorte di popolazione, che è andato a esplorare l’associazione tra l’assunzione di metformina e la mortalità dei pazienti con diagnosi di tumore del polmone.
Lo studio è stato condotto analizzando l’outcome dei pazienti con diagnosi di tumore del polmone eseguita tra il 1998 ed il 2009, grazie ai dati dell’English National Cancer Data Repository, e incrociando tali dati con le informazioni relative alla diagnosi di diabete di tipo II e alle prescrizioni di farmaci, grazie ai dati dell’UK Clinical Practice Research Datalink.
Sono state analizzate 2 associazioni:
• L’associazione tra impiego di metformina dopo la diagnosi di tumore del polmone e la mortalità specifica per tumore del polmone, nei pazienti con diabete di tipo II.
• L’associazione tra impiego di metformina prima della diagnosi di tumore del polmone e la mortalità tumore-specifica, nei pazienti con diabete di tipo II.
Con intento esplorativo, gli autori hanno anche descritto l’associazione con la mortalità specifica per tumore del polmone dell’impiego di altre categorie di farmaci antidiabetici.
L’analisi dell’associazione tra impiego di metformina dopo la diagnosi di tumore del polmone e la mortalità specifica per tumore del polmone è stata condotta su 533 pazienti (su un totale di 1433 pazienti diabetici con tumore del polmone, in quanto erano esclusi dall’analisi tutti i pazienti morti nei primi 6 mesi dalla diagnosi, in base all’assunto che tale sopravvivenza breve avrebbe reso poco probabile ogni eventuale impatto dell’assunzione di metformina).
Sui suddetti 533 pazienti, gli autori descrivono una riduzione debole e statisticamente non significativa della mortalità specifica per tumore del polmone nei pazienti che assumevano metformina dopo la diagnosi (Hazard Ratio 0.86; intervallo di confidenza al 95% 0.68–1.09).
L’analisi dell’associazione tra impiego di metformina prima della diagnosi di tumore del polmone e la mortalità è stata invece condotta su 1350 pazienti. Tale analisi non ha evidenziato alcuna associazione significativa (Hazard Ratio 0.97; intervallo di confidenza al 95% 0.86, 1.11).
L’analisi della durata dell’impiego di metformina non ha evidenziato alcuna interazione significativa tra la durata e la riduzione del rischio di morte.
Infine, l’analisi esploratoria dell’associazione tra uso di altri farmaci antidiabetici e mortalità per tumore del polmone non ha prodotto risultati significativi.
Vari tipi di studi possono arricchire la letteratura sull’associazione tra l’assunzione di metformina e la mortalità dei pazienti con tumore:
• Studi preclinici, che hanno “rafforzato” il razionale dell’argomento, analizzando gli effetti anti-proliferativi e anti-apoptotici della metformina;
• Studi epidemiologici, che hanno descritto l’associazione tra l’assunzione del farmaco come ipoglicemizzante orale per la concomitante patologia diabetica e l’outcome del tumore;
• Studi “interventistici”, che possono documentare prospetticamente l’efficacia della metformina somministrata sperimentalmente a pazienti con diagnosi di tumore.
Purtroppo, al momento, gran parte della letteratura esistente sull’argomento si fonda su studi preclinici e su studi epidemiologici, come quello pubblicato dagli autori irlandesi su Lung Cancer, quindi su evidenze a volte anche affascinanti ma “preliminari”. Lo studio presenta, tra l’altro, numerosi problemi metodologici, in primis, come riconosciuto dagli autori nella discussione, l’impossibilità di stratificare per stadio di malattia.
Si tratta del più grande studio pubblicato sull’associazione tra l’assunzione di metformina e l’outcome dei pazienti con tumore del polmone, ma l’evidenza fornita è modesta.
La debole riduzione della mortalità (peraltro non significativa) rappresenta un bicchiere mezzo pieno (per stimolare ulteriori studi con maggiore potenza e studi “interventistici”) o un bicchiere mezzo vuoto (con il rischio di diminuire l’entusiasmo per tale filone di ricerca)? Probabilmente ulteriori studi potranno dirci di più. La ricerca sul registro clinicaltrials.gov "metformin AND lung" documenta che molti studi interventistici sono attualmente in corso sull'argomento.