Pubblicati su Lancet Oncology i risultati dello studio randomizzato di fase III che ha valutato l'efficacia dell'aggiunta di nintedanib (piccola molecola inibitore di VEGFR, FGFR e PDGFR) alla chemioterapia di seconda linea con docetaxel.
La combinazione ha prodotto un significativo prolungamento della sopravvivenza libera da progressione, e segnali di efficacia in particolare nel sottogruppo di pazienti a prognosi peggiore (breve intervallo dalla prima linea).
Reck M et al. Docetaxel plus nintedanib versus docetaxel plus placebo in patients with previously treated non-small-cell lung cancer (LUME-Lung 1): a phase 3, double-blind, randomised controlled trial. Lancet Oncol 2014; 15:143-55.
Studio randomizzato di fase III, a due bracci per pazienti con NSCLC avanzato in stadio IIIB/IV, in progressione dopo chemioterapia di prima linea. I pazienti assegnati al braccio sperimentale ricevevano la combinazione di docetaxel (75 mg/m2) ogni 3 settimane + nintedanib (200 mg due volte al giorno, tutti i giorni), mentre i pazienti assegnati al braccio di controllo ricevevano docetaxel alla medesima dose + placebo.
Endpoint primario dello studio era la sopravvivenza libera da progressione (revisione indipendente). La sopravvivenza globale era un endpoint secondario dello studio, e il piano di analisi prevedeva la valutazione della sopravvivenza globale, in ordine predefinito: nel sottogruppo di pazienti con adenocarcinoma in progressione entro 9 mesi dall'inizio della prima linea, poi nel sottogruppo di pazienti con adenocarcinoma, poi nella popolazione complessiva dello studio.
Lo studio ha visto la randomizzazione di 655 pazienti assegnati al braccio sperimentale, e 659 assegnati al braccio di controllo.
Endpoint primario (progression-free survival): vantaggio statisticamente significativo a favore della combinazione sperimentale: PFS mediana pari a 3.4 mesi vs 2.7 mesi, Hazard Ratio 0.79 (95%CI 0.68-0.92), p=0.0019).
Endpoint secondario (sopravvivenza globale): risultato statisticamente significativo a favore della combinazione sperimentale nel sottogruppo predefinito dei pazienti con adenocarcinoma, in progressione entro 9 mesi dall'inizio della prima linea (OS mediana 10.9 vs 7.9 mesi, Hazard Ratio 0.75, 95%CI 0.60-0.92, p=0.0073). Il vantaggio in sopravvivenza globale si osserva anche nel sottogruppo di tutti i pazienti con adenocarcinoma, ma non nella popolazione complessiva dello studio.
Gli autori dell'articolo, sulla base dei risultati, definiscono il nintedanib in combinazione con il docetaxel un'opzione efficace di trattamento di seconda linea per i pazienti con NSCLC avanzato, in particolare nei pazienti con adenocarcinoma in progressione entro 9 mesi dal trattamento di prima linea.
Lo studio fornisce chiara evidenza di attività per la combinazione di una piccola molecola con la chemioterapia, in un setting (seconda linea del NSCLC avanzato) dove le terapie di combinazione non avevano finora prodotto risultati positivi.
I principali punti di discussione sono la rilevanza del vantaggio dimostrato (differenza nella PFS mediana inferiore a 1 mese) e i risultati in sopravvivenza globale, positivi nell'analisi per sottogruppi ma negativi nella popolazione complessiva dello studio.