Un’analisi dell’International Lung Cancer Consortium quantifica l’impatto delle patologie concomitanti (in particolare respiratoria e cardiaca) sulla chance chirurgica e sugli outcome nei pazienti con tumore del polmone in stadi iniziali.
García-Pardo M, Chang A, Schmid S, Dong M, Brown MC, Christiani D, Tindel HA, Brennan P, Chen C, Zhang J, Ryan BM, Zaridze D, Schabath MB, Leal LF, Reis RM, Tardon A, Fernández-Tardon G, Shete SS, Andrew A, Brenner H, Xu W, Hung RJ, Liu G. Respiratory and cardiometabolic comorbidities and Stage I-III non-small cell lung cancer (NSCLC) survival: A pooled analysis from the International Lung Cancer Consortium (ILCCO). J Thorac Oncol. 2022 Nov 14:S1556-0864(22)01903-7. doi: 10.1016/j.jtho.2022.10.020. Epub ahead of print. PMID: 36396063.
Chiunque si occupi di tumore del polmone sa quanto siano frequenti, nei pazienti affetti da questa neoplasia, le patologie concomitanti cardiovascolari e respiratorie, complice l’elevata frequenza di abitudine al fumo, fattore di rischio comune per il tumore e per le altre patologie in questione.
Gli autori del lavoro recentemente pubblicato dal Journal of Thoracic Oncology, frutto di una collaborazione internazionale, hanno esplorato l'associazione della presenza di patologie concomitanti respiratorie e cardiometaboliche con la sopravvivenza globale (overall survival, OS) e con la sopravvivenza specifica per il cancro del polmone (lung-cancer specific survival, LCSS), stratificata per stadio di malattia.
Per la analisi sono stati utilizzati i dati dei pazienti inclusi in 11 studi dell’International Lung Cancer Consortium (ILCCO), per i quali erano disponibili le informazioni sulle patologie concomitanti respiratoria e cardiometabolica.
La prognosi in termini di sopravvivenza globale è stata stimata mediante adjusted Hazard Ratio (aHR), utilizzando modelli di Cox. La sopravvivenza specifica per il cancro polmone (LCSS) è stata valutata mediante modelli di rischio competitivo e funzioni di incidenza cumulativa.
Sono stati anche valutati i fattori associati alla chance di resezione chirurgica, mediante un modello di regressione logistica, esprimendo il risultato in termini di adjusted odds ratio (aOR).
L’analisi di sopravvivenza globale è stata condotta includendo i pazienti con NSCLC con dati relativi alle patologie respiratorie o alle patologie cardiometaboliche, per un totale di 16.354 pazienti.
Le analisi sulla mortalità specifica per tumore del polmone sono state condotte sul sottogruppo di pazienti con dettaglio disponibile sulla causa di morte, per un totale di 11.614 pazienti.
Nel NSCLC in stadio I-IIIA, i pazienti con comorbilità respiratorie presentavano una sopravvivenza specifica per tumore del polmone significativamente peggiore rispetto agli altri pazienti (Stadio IA: adjusted Hazard Ratio 1.51, intervallo di confidenza al 95% 1.17 - 1.95; Stadio IB-IIIA: adjusted Hazard Ratio 1.20, intervallo di confidenza al 95% 1.06 - 1.36).
Al contrario, i pazienti in stadio I-IIIA con comorbilità cardiometaboliche avevano un rischio più elevato di morte per cause competitive (diverse dal NSCLC) (Stadio IA: aHR 1.34, intervallo di confidenza 1.12 - 1.69).
Per quanto riguarda la chance di resezione chirurgica, la presenza di comorbidità respiratorie era – come atteso - inversamente associata alla resezione chirurgica (Stadio IA: aOR 0.54, intervallo di confidenza 0.35 - 0.83; Stadio IB-IIIA: aOR 0.57, intervallo di confidenza 0.46 – 0.70).
Sulla base dei risultati sopra sintetizzati, gli autori del lavoro pubblicato da JTO concludono che la presenza di patologie concomitanti cardiometaboliche o respiratorie risulta associata a una sopravvivenza globale peggiore nel NSCLC in stadio I-III.
Il risultato osservato nei pazienti con comorbidità respiratorie enfatizza quanto la non eleggibilità ai trattamenti ottimali, a causa di patologie concomitanti, possa compromettere l’outcome rispetto a quello teoricamente atteso per lo stadio di malattia. Nello specifico, quei pazienti avevano meno probabilità di essere considerati eleggibili per l’intervento chirurgico e presentavano, di conseguenza, una sopravvivenza specifica per tumore del polmone peggiore, mentre i pazienti con comorbidità cardiometaboliche mostravano un rischio più elevato di morte per cause competitive rispetto al tumore.
Dal momento che le patologie concomitanti possono condizionare l’outcome in maniera importante, gli autori sottolineano quanto sia importante acquisire e descrivere l’informazione per interpretare al meglio i risultati degli studi clinici.