I pazienti con performance status 2 alla diagnosi di NSCLC avanzato hanno una prognosi nettamente peggiore rispetto ai pazienti in condizioni migliori, con un'aspettativa di vita mediana di 3-6 mesi. La metanalisi in pubblicazione su Lung Cancer riassume l'evidenza disponibile in letteratura sui confronti tra mono-chemioterapia e terapia di combinazione.
Mörth C, Valachis A. Single-agent versus combination chemotherapy as first-line treatment for patients with advanced non-small cell lung cancer and performance status 2: A literature-based meta-analysis of randomized studies. Lung Cancer 2014 (article in press)
Gli autori hanno realizzato una revisione sistemativa della letteratura, identificando gli studi randomizzati di confronto tra mono-chemioterapia e chemioterapia di combinazione nel NSCLC avanzato.
La revisione non era limitata agli studi dedicati ai pazienti con PS 2, ma era estesa anche agli studi in cui l'analisi dei pazienti con PS2 rappresentasse un'analisi di sottogruppo. La metanalisi è stata realizzata estrapolando i dati disponibili nelle pubblicazioni, e non analizzando i dati individuali dei partecipanti agli studi.
Complessivamente, gli autori hanno identificato 12 studi randomizzati. La metanalisi ha evidenziato un beneficio significativo a favore della terapia di combinazione in termini di sopravvivenza globale (Hazard Ratio 0.88).
Tale beneficio rimane significativo considerando i soli studi in cui la chemioterapia di combinazione conteneva platino (Hazard Ratio 0.71), al contrario la differenza non è significativa considerando gli studi in cui la combinazione era senza platino.
L'analisi delle tossicità non ematologiche documenta, come prevedibile, un maggior rischio di anemia, piastrinopenia e neutropenia severe.
Negli ultimi anni, sono stati pubblicati 2 studi dedicati ai pazienti con performance status 2 e NSCLC avanzato: lo studio condotto in Brasile e Stati Uniti da Lilenbaum e colleghi, che valutava l'aggiunta del carboplatino al pemetrexed, e lo studio italiano CAPPA2, che valutava l'aggiunta del cisplatino alla gemcitabina.
Entrambi gli studi, pur con limiti metodologici (la scarsa numerosità dello studio CAPPA2, la debolezza del braccio di controllo dello studio di Lilenbaum), hanno documentato un vantaggio per la terapia di combinazione.
La metanalisi in pubblicazione su Lung Cancer non è esente da limiti (mette insieme studi dedicati e analisi di sottogruppo di studi che includevano anche pazienti con PS migliore), ma ha il merito di sottolineare che, con un'attenta valutazione del rapporto tra rischi e benefici, nei pazienti con PS2 l'impiego del platino va preso in considerazione in quanto può migliorare i risultati ottenuti con la mono-chemioterapia.