Oltre dieci anni dopo la pubblicazione del trial che ha aperto le porte agli EGFR-inibitori in prima linea (in combinazione alla chemioterapia), con il Keynote-048 si affaccia alla ribalta un nuovo standard di trattamento. Nemmeno a dirlo, include l'immunoterapia.
La diagnosi precoce dei tumori, spesso diretta conseguenza dello screening (mammografia, ricerca del sangue occulto fecale, PAP test), può salvare molte vite. E la conoscenza di segni o sintomi di malattia da riferire prontamente al proprio medico, quanto incide?
In questo numero: Yang JJ, et al. Association of Dietary Fiber and Yogurt Consumption With Lung Cancer Risk: A Pooled Analysis. JAMA Oncol 2019 Abstract
Lo studio KEYNOTE-158 testa l'attività ed efficacia di pemrolizuamb in pazienti con neoplasia avanzata (non colorettale) e instabilità dei microsatelliti. Quale beneficio clinico? E per chi?
Mattoncino dopo mattoncino, cresce l’evidenza a sostegno di un trattamento chemo-free quale approccio di prima linea in pazienti con carcinoma mammario luminale (HR+/HER2-) in stadio avanzato.
Uno studio randomizzato ribadisce l’utilità dell’esercizio fisico in chi inizia una terapia ormonale per tumore della prostata, con significativi benefici nella performance fisica, nel controllo della fatigue e nella qualità di vita.
La terapia da preferire nei pazienti over 70 con tumore colorettale avanzato va scelta in un ampio spettro di possibilità, che spazia dalla monochemioterapia alla tripletta con biologico. L'analisi degli studi TRIBE e TRIBE-2 ci da delle indicazioni sul ruolo di tripletta e bevacizumab per i pazienti anziani.