In una fase storica in cui la sfida non è più la dimostrazione di efficacia dello screening per il tumore al polmone nei forti fumatori, ma la sua implementazione nella pratica clinica, autori inglesi pubblicano su Lancet Oncology un’analisi di uno studio di coorte condotto nel Regno Unito, che conferma la buona sensibilità e la buona specificità della TC a basse dosi.
Bhamani A, Creamer A, Verghese P, Prendecki R, Horst C, Tisi S, Hall H, Khaw CR, Mullin M, McCabe J, Gyertson K, Bowyer V, Arancon D, Eng J, Bojang F, Levermore C, Hacker AM, Arthur-Darkwa E, Farrelly L, Patel A, Lock S, Shaw A, Banka R, Bhowmik A, Ekeowa U, Mangera Z, Valerio C, Ricketts WM, Mohammed A, O'Shaughnessy T, Navani N, Quaife SL, Nair A, Devaraj A; SUMMIT consortium; Dickson JL, Hackshaw A, Janes SM. Low-dose CT for lung cancer screening in a high-risk population (SUMMIT): a prospective, longitudinal cohort study. Lancet Oncol. 2025 Mar 25:S1470-2045(25)00082-8. doi: 10.1016/S1470-2045(25)00082-8. Epub ahead of print. PMID: 40154514.
Negli anni scorsi, sono state prodotte numerose evidenze randomizzate a sostegno dell’efficacia dello screening del tumore del polmone con la TC a basse dosi nei forti fumatori (vedi https://www.oncotwitting.it/patologia-polmonare/screening-per-il-tumore-del-polmone-sono-maturi-i-tempi)
In questa fase storica di passaggio all’implementazione dello screening nella pratica clinica, è utile la produzione di evidenze che aiutino l’organizzazione dei programmi di screening, in termini di risorse necessarie, di accuratezza, sensibilità e specificità del test.
Lancet Oncology ha pubblicato i risultati di uno studio di coorte prospettico longitudinale condotto nel Regno Unito. In questo studio, individui di età compresa tra 55 e 77 anni, registrati come attuali fumatori in qualsiasi momento negli ultimi 20 anni, sono stati identificati da 329 studi di assistenza primaria a Londra e invitati per un controllo della salute polmonare tramite l'invio di una lettera postale.
Erano considerati eleggibili per lo studio gli individui che soddisfacevano i criteri della United States Preventive Services Taskforce del 2013 (fumatori attuali o ex fumatori negli ultimi 15 anni con almeno 30 pacchetti-anno di fumo) o con un rischio a 6 anni pari o superiore all'1,3% secondo il modello Prostate, Lung, Colorectal and Ovarian 2012, e che al momento della valutazione non ricevevano alcun trattamento per un tumore attivo (ad eccezione di un eventuale terapia ormonale adiuvante).
I pazienti partecipanti venivano sottoposti a screening per il cancro ai polmoni tramite TC a basse dosi senza contrasto e collimazione sottile.
Nell’analisi pubblicata da Lancet Oncology sono riportati i risultati dell’esame basale di screening TC a bassa dose (il programma prevedeva anche eventuali esami periodici successivi, non riportati in questa pubblicazione).
Tra l'8 aprile 2019 e il 14 maggio 2021, sono stati reclutati e analizzati 12.773 partecipanti. 7.353 di loro (pari al 57.6%) erano di sesso maschile mentre 5.420 (42.4%) erano donne; 10.665 (83.5%) partecipanti erano bianchi.
Nel complesso, una diagnosi di tumore del polmone è stata eseguita in 261 partecipanti (pari al 2.0%): nel dettaglio, 163 [pari all’1.3%] hanno ricevuto una diagnosi di tumore ai polmoni mediante l’esame eseguito come screening e ulteriori 98 [pari allo 0.8%] hanno ricevuto la diagnosi di tumore ai polmoni mediante esami successivi, vale a dire, dopo una TC di follow-up del nodulo eseguita dopo 3 o 6 mesi.
Complessivamente, 276 partecipanti (pari al 2.2%) hanno ricevuto una diagnosi di un qualsiasi tipo di neoplasia intratoracica dopo uno screening basale positivo.
207 dei 261 pazienti diagnosticati con tumore del polmone (pari al 79.3%) sono stati diagnosticati allo stadio I o II; la resezione chirurgica è stata la modalità di trattamento primaria in 201 di 261 individui (pari al 77.0%).
Inclusi i casi in cui sono state eseguite resezioni multiple nello stesso partecipante (ad esempio, per tumori primari sincroni), 28 di 241 resezioni chirurgiche pari all’11% corrispondevano a lesioni benigne e si è verificato un decesso (0.4%) entro 90 giorni dall'intervento.
A 12 mesi, la sensibilità del protocollo di screening TC a bassa dose per la rilevazione del tumore polmonare è stata pari al 97,0% (intervallo di confidenza al 95% 95.0 – 99.11; 261 di 269 partecipanti). La specificità è stata pari al 95.2% (intervallo di confidenza al 95% 94.8 – 95.6; 11.905 di 12.504 partecipanti), con un tasso di falsi positivi pari al 4,8% (intervallo di confidenza al 95% 4.4 – 5.2).
Sulla base dei risultati sopra sintetizzati, gli autori sottolineano che lo screening su larga scala del cancro al polmone è efficace e può essere erogato in modo efficiente a una popolazione “eterogenea dal punto di vista etnico e socio-economico”.
Ad oggi, una percentuale limitata dei casi di NSCLC viene diagnosticata in stadio iniziale. Lo screening per il tumore del polmone nei soggetti a rischio (forti fumatori) ha dimostrato una riduzione della mortalità tumore-specifica e un significativo incremento delle chance di diagnosi in stadio iniziale. I dati degli autori inglesi confermano l'elevata percentuale di casi diagnosticati in stadio iniziale e quindi candidati a intervento chirurgico, potenzialmente guaritivo.
Ad oggi, in Italia, lo screening per il tumore del polmone non è inserito nei programmi pubblici, ma esiste una raccomandazione positiva forte nelle linee guida AIOM (“In soggetti fumatori o ex-fumatori che hanno fumato almeno 15 sigarette al giorno per più di 25 anni, oppure almeno 10 sigarette al giorno per più di 30 anni, oppure che hanno smesso di fumare meno di 10 anni prima, uno screening annuale mediante TC torace dovrebbe essere preso in considerazione come opzione di prima scelta”).
Negli anni scorsi è stato condotto lo studio R.I.S.P. (Rete Italiana Screening Polmonare), un programma multicentrico di diagnosi precoce del tumore al polmone con TAC torace, condotto con l’obiettivo di reclutare 10.000 candidati ad alto rischio in 18 Centri italiani. La sfida attuale è quella di implementare lo screening nella pratica clinica italiana, al di fuori di progetti di ricerca.