Dopo un simpatico articolo pubblicato su BMJ nel 2003, spesso si prende il paracadute come esempio di un trattamento di cui è superfluo provare l’efficacia in studi randomizzati… Ma spesso il paragone è improprio: in medicina, ahimé, i paracadute sono pochi!
Lo shock settico è una complicazione infrequente nei pazienti oncologici, ma potenzialmente fatale. Gli autori si interrogano riguardo sulla reale efficacia dei glucocorticoidi, spesso usati nella pratica clinica, nel ridurne la mortalità.
Pubblicato sulla prestigiosa rivista Science un lavoro destinato, forse, a entrare nella storia della medicina: un test ematico, definito CancerSEEK (ndr, il "cerca cancro"), aiuta a identificare 8 diversi tipi di tumore (ovaio, fegato, stomaco, pancreas, esofago, colon retto, polmone, mammella) mediante la valutazione dei livelli di proteine circolanti e di mutazioni nel cell-free DNA.
Lo studio SWOG S0715 era stato condotto per dimostrare il beneficio dell’acetilcarnitina nel ridurre la neuropatia provocata dalla chemioterapia: purtroppo la neuropatia rimane prolungata, e l’acetilcarnitina produce addirittura un effetto dannoso, opposto rispetto all’atteso.
Un interessante studio dimostra che il rischio di malattie cardiovascolari nei pazienti over 65enni operati per carcinoma del colon triplica rispetto a quello della popolazione generale: il cardiologo dovrà entrare nel core-team del follow-up oncologico?
L’efficacia e la sicurezza della combinazione palbociclib più terapia endocrina in donne con carcinoma mammario HR+ HER2- in stadio avanzato è stata analizzata in funzione della presenza o meno di metastasi viscerali.
Uno score basato su 4 semplici parametri consente di predire il rischio di sviluppare danno renale acuto dopo la somministrazione di cisplatino: a influenzare il rischio sono l’età, la dose del farmaco, l’ipertensione e il livello di albumina.