Nel difficile setting clinico dei tumori avanzati a sede primitiva ignota, una metanalisi prova a sintetizzare le evidenze di efficacia di una terapia “mirata”, basata sull’impiego di un test predittivo della sede. I risultati sono deludenti, ma lasciano presupporre che, con test predittivi accurati e con trattamenti efficaci, varrà la pena di tentare una terapia mirata.
Paziente radicalmente operato per neoplasia delle vie biliari. Che fare dopo la chirurgia? Mentre una recente metanalisi sancisce l'inefficacia della gemcitabina in questo setting, il vantaggio dell'utilizzo della capecitabina postoperatoria testata nel trial BILCAP sembra confermato anche a lungo termine.
Il carcinoma HER2-positivo ha biologicamente una propensione a diffondere al sistema nervoso centrale ma, forse, a seguito di una maggiore sopravvivenza libera da malattia, diventa anche più probabile per le pazienti sviluppare una metastasi encefalica quale prima manifestazione di recidiva. Quindi, torna in mente un vecchio quesito: biologia, cronologia o il combinato disposto di entrambi i ...
Uno studio coreano descrive la riduzione del rischio di tumori in chi smette di fumare o riduce il numero di sigarette… Risulta anche evidente come il rischio aumenti in chi, dopo aver interrotto, riprenda a fumare.
Poche cellule che germogliano al fronte invasivo della neoplasia, possono davvero influenzare la chance di guarigione? L'evidenza avanza per considerare il tumor budding un nuovo fattore prognostico. Idea italiana su IDEA francese.
Lo studio di fase 3 conosciuto con il nome di MONALEESA-2, il trattamento di prima linea con ribociclib e letrozolo ha prodotto una progression-free survival più lunga rispetto al solo letrozolo in pazienti postmenopausali con carcinoma mammario luminale in stadio avanzato. Il NEJM pubblica il dato sull’overall survival, con evidenza di un beneficio altamente significativo sia sul piano clinico ...
Un’interessante analisi ha confrontato le caratteristiche dei pazienti in un contesto “real world” con i criteri di eleggibilità degli studi registrativi di immunoterapia nei tumori del polmone: come atteso, solo una minoranza dei casi sarebbe stato eleggibile.