Lo studio valuta il beneficio della aggiunta di chemioterapia con 5-FU al trattamento radiante preoperatorio, dopo chirurgia radicale o in entrambi i setting (neoadiuvante e adiuvante). Periodo di accrual 1993-2003; i risultati finali sono presentati dopo un follow-up mediano di oltre 10 anni.
Lo studio scandinavo SPCG-4, a 23 anni dall'esordio, ha confermato una riduzione sostanziale nel tasso di morte fra i soggetti con carcinoma prostatico in stadio precoce sottoposti a prostatectomia radicale.
Pubblicati su Lancet Oncology i risultati dello studio randomizzato di fase III che ha valutato l'efficacia dell'aggiunta di nintedanib (piccola molecola inibitore di VEGFR, FGFR e PDGFR) alla chemioterapia di seconda linea con docetaxel.
Lo studio Olandese si propone di valutare se vi sia una differenza nel pattern di diffusione metastatica del carcinoma colorettale in dipendenza del tipo istologico della neoplasia primitiva (adenocarcinoma classico vs adenocarcinoma mucinoso vs carcinoma con cellule ad anello con castone).
Uno studio brasiliano ha valutato l'utilizzo dell'octreotide long-acting release nella prevenzione della incidenza e severita' della diarrea indotta da chemioterapia in pazienti con carcinoma colorettale e buon PS. I risultati dello studio LARCID sono stati pubblicati sul Journal of Clinical Oncology.
Lo studio ConvertHER (GEICAM 2009-03) è uno studio prospettico che supporta l'indicazione ad effettuare la biopsia delle metastasi da carcinoma mammario.
Nel numero di febbraio di Annals of Oncology sono stati pubblicati i risultati di uno studio non randomizzato, che attraverso un'analisi retrospettiva ha descritto l'esito della prosecuzione della terapia con crizotinib in una serie di pazienti con NSCLC avanzato ALK+, che già ricevevano il farmaco ed erano andati in progressione di malattia.