Come dice spesso Marzia Del Re, “adotta un farmacologo”… o almeno prestiamo attenzione alle interazioni farmacologiche. Fa riflettere la forte associazione tra assunzione di inibitori di pompa e outcome nelle donne trattate con palbociclib.
Dopo il fallimento della combinazione di cisplatino e pemetrexed, la terapia di seconda linea rimane incerta e riservata a paziente con performance status ottimale. Un nuovo studio apre le porte alla combinazione di gemcitabina e ramucirumab.
Lo studio di fase III SOLE (Study of Letrozole Extension) ha analizzato l’effetto di un trattamento adiuvante esteso con letrozolo intermittente rispetto al trattamento esteso con letrozolo senza interruzione. In parallelo, il sottostudio SOLE estrogen (SOLE-EST) ha analizzato i livelli di estrogeni circolanti.
Ensartinib si aggiunge alla lista, sempre più lunga, di ALK inibitori che hanno dimostrato migliore efficacia rispetto al crizotinib. Da una parte, la prova che in 10 anni i progressi sono stati veramente tanti. Dall’altra, tanti nuovi farmaci tutti confrontati con il vecchio standard, senza confronti diretti.
Un importante studio multicentrico racconta le caratteristiche di un nuovo sottogruppo molecolare: l'analisi dello stato HRD nei tumori colorettali potrebbe spalancare la porta a innovative strade terapeutiche.
Lo studio CompLEEment-1 ha un disegno di fase 3b condotto su una popolazione di pazienti con carcinoma mammario luminale in stadio avanzato. Si tratta dello studio con la più ampia numerosità che esplora il ruolo di un inibitore di CDK4/6 in questo setting.
Due interessanti pubblicazioni sulla rivista The Oncologist affrontano 2 diversi aspetti della comunicazione tra medico e paziente nell’era dell’oncologia di precisione. Quanto capiscono i pazienti dei termini relativi alle analisi molecolari? E quanta informazione viene recepita relativamente ai risultati?