Una metanalisi “rispolvera” il ruolo predittivo del tumor mutational burden per l’efficacia dell’immunoterapia nel tumore del polmone. I risultati sono interessanti e vanno nella direzione coerente con il razionale biologico, ma gli studi sono eterogenei. Abbastanza per non mandare il TMB in soffitta, ma ancora troppo poco per metterlo in vetrina.
La caparbietà di un team italiano che ha sempre creduto nel blocco di HER2 per il trattamento del carcinoma colorettale con alta espressione del target. Risultati importanti e un altro passo avanti nell'oncologia di precisione.
Quale terapia proporre dopo una prima linea con inibitori di CDK4/6 ed antiaromatasi in pazienti con carcinoma mammario luminale metastatico? L’evidenza dal trial randomizzato SOLAR-1 suggerisce un ruolo di alpelisib e fulvestrant in pazienti con tumori mutati per PIK3CA ma, nello studio, soltanto una piccola quota della popolazione era stata trattata con inibitori di CDK 4/6. È stata quindi ...
Un’analisi condotta negli Stati Uniti ha provato a stimare l’incremento, nel corso degli ultimi 15 anni, del numero di pazienti oncologici candidati a ricevere trattamenti “di precisione” e il parallelo incremento delle chance di ottenere una risposta della malattia.
Il trial IMagyn050 indaga il ruolo della combinazione tra la terapia standard (carboplatino/taxolo + bevacizumab) e atezolizumab per donne con carcinoma ovarico in stadio FIGO III o IV che hanno ricevuto o per le quali sia stata pianificata chirurgia citoriduttiva. Pubblicati i risultati preliminari della sperimentazione.
Il carcinoma mammario triple negative in stadio avanzato si caratterizza per una cattiva prognosi, anche in ragione delle risorse terapeutiche limitate. Recentemente, oltre alla chemioterapia (usualmente una combinazione di sali di platino e paclitaxel in prima linea e monochemioterapia dalla seconda linea in poi), sono stati introdotti la combinazione di atezolizumab e nab-paclitaxel nei casi ...
Una survey condotta nel Regno Unito ci ricorda che spesso ci si dimentica di raccomandare ai pazienti con una precedente storia di tumore l’appropriato livello di attività ed esercizio fisico. Eppure chi riceve istruzioni adeguate ha più chance di farlo correttamente. Ricordiamocene!