Una revisione sistematica degli studi randomizzati pubblicati in ambito oncologico documenta l’elevata incidenza delle analisi di sottogruppo nei lavori. Molti aspetti metodologici lasciano a desiderare, e bisogna sempre tener presente il rischio di risultati falsi positivi o falsi negativi legati alla molteplicità dei test.
Lo studio randomizzato in doppio cieco OlympiA ha confrontato un anno di terapia adiuvante con il PARP-inibitore olaparib verso placebo in pazienti con varianti germinali patogeniche o verosimilmente patogeniche dei geni BRCA1 o BRCA2 (gBRCA1/2pv) e carcinoma mammario HER2-negativo in stadio precoce e ad alto rischio. La prima analisi ad interim pre-specificata aveva dimostrato un beneficio ...
Terapia sistemica preoperatoria per l'adenocarcinoma del pancreas resecabile. Alto interesse biologico, ma dati limitati. Ora il trial tedesco NEONAX pone nuovi dubbi riguardo alla strategia.
La ricerca sulle terapie di supporto è spesso orfana, e un plauso va a chi ci si dedica. Il gruppo NICSO si è impegnato nella conduzione di uno studio randomizzato per valutare l’impatto del monitoraggio pianificato e continuativo delle tossicità associate al trattamento nei pazienti oncologici.
L’American Cancer Society riporta puntualmente i dati sul carcinoma mammario negli Stati Uniti, includendo informazioni sull’incidenza, sulla mortalità, sulla sopravvivenza e sullo screening mammografico. Vediamo insieme cosa emerge dalla analisi più aggiornata
Uno studio a braccio singolo rassicura sull’incidenza di eventi tossici in pazienti sottoposti a radioterapia stereotassica, per vari tipi di tumore, sulla sede o le sedi di localizzazione metastatica. Il trattamento si conferma fattibile, ma uno studio a braccio singolo non poteva (e non voleva) quantificarne l’efficacia.
Uno studio di fase II testa in setting preoperatorio il PD-1 inibitore cemiplimab in 80 pazienti con tumore squamoso della cute. Risultati soprendenti, che possono cambiare completamente la pratica clinica.