Un nuovo immunoterapico (tislelizumab) combinato al classico backbone di chemioterapia standard (XELOX o platino-5FU) è attivo ed efficace in pazienti con adenocarcinoma gastrico avanzato secondo i risultati del trial RATIONALE-305.
Uno studio retrospettivo si è concentrato sull'analisi dei benefici di overall survival (OS) dei farmaci oncologici approvati da FDA sulla base di dati di sopravvivenza immaturi. FDA può approvare nuovi farmaci oncologici utilizzando endpoint surrogati come la PFS o l’ORR, in attesa che i dati di OS diventino maturi. Ma cosa accade all’OS dopo l'autorizzazione alla commercializzazione? Solo il ...
Spesso si dice che la partecipazione a uno studio garantisce miglior outcome ai pazienti, non solo per l’eventuale efficacia maggiore del trattamento sperimentale, ma anche per la qualità delle procedure e dell’assistenza. Una metanalisi pubblicata su JAMA ha voluto verificare questa affermazione.
Uno studio retrospettivo internazionale studia l'effetto dell'immunoterapia su un gruppo di 27 pazienti con carcinoma colorettale avanzato e mutazione di polimerasi epsilon (POLE) o delta 1 (POLD1), comparandolo a quello ottenuto nei pazienti con carcinoma colorettale MSI.
Lo studio RIGHT Choice ha confrontato l'efficacia di ribociclib in combinazione con la terapia endocrina (ET) rispetto alla polichemioterapia (CT) in donne premenopausali con carcinoma mammario avanzato (ABC) HR+/HER2- clinicamente aggressivo. Abbiamo adesso più evidenza per fare la scelta giusta.
Pubblicati sulle pagine del NEJM i risultati, chiaramente positivi in termini di sopravvivenza libera da recidiva e in termini di risposte patologiche, dello studio Checkmate 77T, che valutava, nei casi di NSCLC resecabile, l’aggiunta alla chemioterapia neoadiuvante dell’immunoterapia sia preoperatoria che post-operatoria.
Il tema nutrizionale, molto studiato nei pazienti oncologici, si aricchisce di un nuovo dato. Lo studio randomizzato italiano DIANA-5 testa se la modifica alimentare con il passaggio ad una dieta mediterranea arricchita di elementi macrobiotici possa ridurre le recidive in donne operate per neoplasia ad alto rischio.