Gli accessi in Pronto Soccorso e le ospedalizzazioni dopo un trattamento oncologico sistemico sono frequenti e incidono sui costi. La definizione di uno score per quantificare il rischio di interventi acuti può favorire l’implementazione di misure preventive.
Mentre altri studi randomizzati hanno evidenziato la superiorità della combinazione di chemioterapia e immune checkpoint inhibitors rispetto alla chemioterapia da sola, come trattamento di prima linea, lo studio CheckMate 227 ha testato la combinazione “chemo-free” di nivolumab e ipilimumab
Lo studio randomizzato CARD testa quale sia il momento migliore per utilizzare il cabazitaxel, confrontandolo vs un secondo antiandrogeno (enzalutamide o abiraterone) in pazienti con carcinoma prostatico metastatico castration-resistant già trattati con docetaxel e l'antiandrogeno alternativo.
Tanto di cappello alle curve di sopravvivenza ottenute con nivolumab +/- ipilimumab per il trattamento del melanoma in stadio avanzato. Quel plateau così straordinario...
Una delle presentazioni più interessanti del meeting ESMO, pubblicata sulle pagine di Nature: un progetto ambizioso, che mira a studiare in maniera metodologicamente corretta l’attività dei farmaci innovativi in indicazioni non approvate.
Presentati all’ESMO 2019 di Barcellona i risultati di due studi randomizzati che hanno mostrato un beneficio in sopravvivenza (overall survival) con l’impiego di fulvestrant e di un inibitore di CDK 4/6 nel trattamento del carcinoma mammario metastatico, sottotipo luminale. Evidenza che cambia la sequenza? Pronti a ragionare sui dati.